Noi non amiamo polemizzare, un po’ per scelta un po’ perché siamo così, con le altre testate. Quindi è molto raro per non dire inesistente che in queste nostre decennali note, si possano ritrovare polemiche con gli altri organi di informazione. Non l’abbiamo mai fatto con i colleghi di Marsala, figuratevi con le testate nazionali. Ma come dicono a Roma, quando ci vuole ci vuole, e per una volta rompiamo questa nostra radicata abitudine. Per i pochissimi che ieri non se ne sono accorti, il quotidiano Libero, ha riportato in prima pagina uno di quei titoloni di cui solo il direttore Vittorio Feltri è capace. Ecco l’apertura di ieri: “Calano Fatturato e Pil ma aumentano i Gay”. Il tutto incorniciato con un sottotitolo in cui l’estensore del pezzo, il giornalista Filippo Facci, afferma che “… gli unici a non sentire la crisi sono gli omosessuali: perché crescono in continuazione”. Ora come la firma “autorevole” sia venuta a conoscenza di questa notizia nell’articolo che ci vergogniamo di avare letto, non ci è spiegato. Avrà fatto un inchiesta? Avrà inviato qualcuno dei cronisti del giornale ad indagare sulle abitudini degli italiani sotto le lenzuola? E se anche così fosse, se quella che non è certamente una categoria, ma una scelta individuale fosse in aumento, che importa agli italiani, agli altri quelli che hanno gusti sessuali diversi dagli omosessuali? E che relazione c’è con il Pil? E con l’aumento delle tasse che Facci non cita nel suo articolo, ma che sicuramente pensa? E’ una vergogna che siamo ancora a discutere dei gusti della gente. E i mangiatori di cannoli sono aumentati? E se quelli che vanno a piedi ad acquistare il pane crescono di numero? E se le nubili che vogliono sposarsi non lo faranno? E via così interrogandoci. Per adesso siamo giunti alla risposta che aumentano sicuramente quelli che non sapendo cosa scrivere si interessano di cose che con la nostra professione non c’entrano nulla. Per non citare il suo direttore Vittorio Feltri, proviamo a scrivere due cose, peraltro note, su Filippo Facci. Il collega fu sospeso per due mesi dall’ordine dei giornalisti perché firmò un articolo contro la religione Musulmana dal titolo, “Perchè l’islam mi sta sul gozzo”. Noi lo conoscemmo, giornalisticamente parlando, quando in occasione della ricorrenza della morte del Giornalista (la G maiuscola non è un refuso) Enzo Biagi scrisse: “era un tizio che piaceva alle vecchie e ai deficienti”, noi che vecchie non siamo ci iscrivemmo subito alla categoria dei deficienti: Enzo Biagi ci piaceva. Da allora e continuando negli anni, Filippo Facci non ci piace per niente.