Categorie: Lettere

“Mi basta la sufficienza…”

Giorni fa mi trovavo in un supermercato in fila alla cassa. Davanti a me tre giovani studenti attendevano anch’essi il turno per pagare e nel frattempo chiacchieravano fra loro. Data la vicinanza non ho potuto fare a meno di ascoltare la conversazione. Uno di loro era preoccupato per l’imminente interrogazione che il professore gli aveva annunciato per quel giorno e sperava di prendere un buon voto. Il compagno accanto ad un certo punto ha detto: «Non essere ansioso per il voto, per andare avanti ti basta la sufficienza, il sei, questo ti deve interessare. Se io avessi un sei in tutte le materie sarebbe perfetto e mi basterebbe, fai anche tu così, come tutti!».

Questa frase mi ha dato molto da pensare e mi sono posta alcune domande: per gli studenti è importante ciò che si impara? Oppure è importante il voto che viene dato dal docente? E ancora mi sono chiesta: i professori insegnano ai giovani che è utile studiare per la propria preparazione e non per il voto? Altro quesito: i genitori suscitano nei figli l’orgoglio, l’amor proprio e lo stimolo a studiare per raggiungere una formazione e cultura adeguata? Riflettendo su ciò ho pensato con tristezza che l’obiettivo di molti studenti oggi è quello di ottenere il minimo indispensabile, per andare avanti con la promozione alla classe successiva e non per costruire una preparazione personale di base e acquisire delle competenze per affrontare una carriera scolastica di successo che consenta di intraprendere professioni e lavori con qualità di resa. Ecco perché in alcuni settori della società ogni giorno assistiamo ai danni derivanti dalla incompetenza e dalla mancanza di professionalità. A mio parere, si sta andando indietro non solo nell’importanza che viene attribuita ai valori inalienabili dell’essere umano, il cui indebolimento spesso inquina le relazioni familiari e sociali, ma anche nei servizi e nelle strutture urbane e territoriali, e ciò è percepibile nella vita quotidiana: è davvero questo che vogliamo? L’evoluzione non è solo avere super tecnologie o mega costruzioni a disposizione e utilizzare un semplice click per ottenere risultati! Sì, probabilmente serve anche questo, ma credo che parallelamente non vada dimenticato il fatto che il progresso non può ignorare la natura dell’essere umano e di conseguenza il suo sviluppo come tale.

Maria Grazia Sessa

redazione

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Tags: sufficienza