Ad Alcamo il conto alla rovescia verso il 26 maggio, data in cui sarà rinnovato il Parlamento Europeo, è iniziato con la nascita di due forze politiche: il movimento autonomista “CentrAli per la Sicilia” e la Lega. Intanto, non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura a Bruxelles l’eurodeputato grillino, Ignazio Corrao.
Il 2019 è cominciato con due importanti novità. Infatti, il nuovo anno ha visto affacciarsi sullo scenario politico alcamese il movimento autonomista “CentrAli per la Sicilia” al quale ha aderito l’ex primo cittadino di Alcamo, Giacomo Scala. Dunque, l’ex sindaco ha chiuso risolutivamente l’esperienza ventennale con il centro-sinistra per approdare nella compagine che sta costituendosi attorno alle forze politiche oggi al governo della Regione. Una mossa ufficializzata, quella dell’ex primo cittadino, allo scadere del 2018, partecipando ad una convention ad Enna presso l’auditorium dell’Università Kore assieme ad alcuni dirigenti di Sicilia Futura. Una riunione organizzata, a metà dicembre scorso, dagli autonomisti siciliani in vista delle elezioni europee del 26 maggio prossimo. Giacomo Scala, comunque, non dovrebbe scendere in campo in primo persona. Al momento, si parla di una candidatura “rosa”. Quel che è certo è la separazione con l’onorevole Salvatore Cardinale, uno dei fondatori nel 2015 di Sicilia Futura, il movimento nato da una costola del Pd siciliano. “Una rappresentanza parlamentare non adeguata” sarebbe stata la causa che ha fatto maturare la scelta dell’ex presidente dell’ANCI, eletto nel 2011 grazie proprio al Partito Democratico, di abbandonare Sicilia Futura.
Adesso, bisognerà capire cosa faranno i due rappresentanti di Sicilia Futura in Consiglio comunale ad Alcamo, Giacomo Sucameli e Giovanni Calandrino, cioè, se seguiranno o meno la decisione dell’ex sindaco. Questa, comunque, non è stata l’unica fermentazione avvenuta in campo politico nel territorio alcamese che ha già segnato il 2019. Infatti, con l’exploit nei sondaggi di uno dei due alleati al governo nazionale, la Lega, che ha superato il 30% delle intenzioni di voto, vi è stata una ricaduta anche nella città più grillina d’Italia. E tra i fondatori del circolo salviniano ad Alcamo vi è proprio un ex attivista dei 5 Stelle, Giovanni Vitale. Evidentemente, l’ex grillino avrà visto nel partito della Lega una nuova chance per tentare ancora una volta ad emergere in politica, dopo le delusioni incassate con i pentastellati. Vitale ha, infatti, partecipato, candidandosi senza successo, a quasi tutte le votazioni online, mezzo mediante cui gli attivisti del M5S scelgono i loro rappresentanti nelle istituzioni politiche, e nello specifico: alle europee del 2014, alle regionali del 2017 e, infine, alle nazionali, correndo per essere inserito nella lista del Senato, del 2018. Una sua candidatura, invece, alle elezioni comunali è stata esclusa dal meetup locale nella composizione della lista che ha consentito ai pentastellati di andare al governo della città nel 2016. Il gruppo politico alcamese di cui oggi fa parte Vitale ha come punto di riferimento un altro ex grillino, Igor Gelarda, eletto consigliere comunale a Palermo nel 2017. Nel luglio 2018, Belarda è approdato alla Lega diventando il responsabile regionale degli enti locali. Sarà importante riuscire a capire quali risultati il partito di Salvini potrà conseguire alla prossima competizione elettorale dal momento che alle elezioni nazionali ha raccolto in città circa mille preferenze. Intanto, non ha ancora sciolto la riserva sulla sua ricandidatura a Bruxelles l’eurodeputato grillino, Ignazio Corrao. La notizia potrebbe arrivare entro fine mese.
Il 2019 è certamente un anno importante per i pentastellati alcamesi rappresentati a tutti i livelli istituzionali. Se Corrao dovesse optare per il sì, nella campagna elettorale per le europee avrà sicuramente un peso importante l’attività svolta fino adesso dall’amministrazione targata 5 Stelle e guidata dal sindaco Domenico Surdi che dovrà fare i conti con quanto seminato a due anni e mezzo dal mandato. Il banco di prova sarà costituito verosimilmente dal bilancio di previsione 2019-2021 che quest’anno dovrebbe essere approvato entro i termini previsti dalla legge. Il terzo anno di governo grillino della città si concluderà, inoltre, un mese dopo le elezioni europee. Oggi, invece, riprende l’attività dell’organo elettivo alcamese alle prese con due importanti provvedimenti di importante attualità: il regolamento sulla consulta comunale degli stranieri residenti ad Alcamo e la mozione sugli impianti di trattamento dei rifiuti. Due atti evidentemente con i quali i 5 Stelle vogliono affermarsi protagonisti in campo politico, esprimendo una linea chiara sui due temi “caldi” della stagione invernale: l’integrazione e l’ambiente. Come affronterà il resto dell’opposizione in Aula Falcone-Borsellino il countdown verso il prossimo appuntamento elettorale non è del tutto noto ed è ancora prematuro provare a fare qualche pronostico, sebbene manchino pochi mesi alle elezioni. Il centro-sinistra in città, dopo le ultime news riportate sopra, è ormai affidato interamente al Partito Democratico che, nei mesi scorsi, si è trovato in polemica con le scelte della dirigenza regionale per l’elezione del nuovo segretario. Dopo l’incontro nella nuova sede dei democratici in via Crispi, ad Alcamo, con Davide Faraone, quest’ultimo, infatti, rimanendo il solo candidato alla segreteria regionale, è stato proclamato vincitore senza passare dalle primarie. Una presa di posizione i cui effetti nel circolo del PD locale, che chiedeva più apertura, dovranno ancora manifestarsi.
Inoltre, bisognerà attendere per comprendere se la convergenza su molti fronti, trovata in Consiglio comunale con i colleghi di minoranza di Abc-Alcamo Cambierà, potrà essere riproposta per affrontare l’imminente campagna elettorale per le europee. Tra l’altro, dell’esperienza con Network – Movimenti civici e cittadini liberi, al quale Alcamo Bene Comune ha aderito nel 2017, e che ha riunito forze politiche provinciali diverse con uno sguardo alle elezioni regionali di quell’anno, non si ha più traccia. Difficile capire se qualcosa di simile potrà sorgere in vista delle elezioni a maggio.
Invece, Noi Per Alcamo, vicino al movimento del presidente della Regione, Diventerà Bellissima, e l’Udc, a fianco del governo di Nello Musumeci con l’assessore Mimmo Turano, si troveranno a giocare la prossima partita per il Parlamento Europeo assieme a quelli che una volta erano in città i loro principali avversari politici e, in particolare, l’ex sindaco Scala, per l’appunto, con il risultato che, oltre alle emergenti forze sovraniste, alla prossima tornata elettorale, i cittadini troveranno, tra le diverse alternative politiche per cui poter votare, anche quelle che non hanno mai avuto intenzione di mollare lo scettro.