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Decreto Sicurezza, il sindaco di Trapani: “No a discriminazioni su anagrafe e servizi sociali”

Anche il sindaco Giacomo Tranchida ha deciso di sospendere l’applicazione del decreto Salvini sul territorio comunale di Trapani. Con un’apposita direttiva, trasmessa ai dirigenti dei servizi demografici e dei servizi sociali, il primo cittadino del capoluogo fa riferimento al “forte allarme sociale” generato da alcune modifiche normative contenute nel suddetto provvedimento. In particolare, Tranchida si sofferma sull’iscrizione all’anagrafe che non può comportare discriminazioni nei confronti di cittadini stranieri o richiedenti, nel rispetto della normativa sul diritto d’asilo. Alla luce di ciò, il sindaco di Trapani dà mandato al dirigente dei servizi demografici di avviare un approfondito confronto sulle norme che regolano l’iscrizione anagrafica degli stranieri, che se regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale devono essere effettuate secondo le medesime condizioni dei cittadini italiani. Al dirigente del IV Settore, con il coinvolgimento dei Servizi Sociali, Tranchida dà mandato di garantire la tutela dei diritti della persona umana, a prescindere dalla cittadinanza, “in coerenza con le altre azioni già poste in essere dall’amministrazione a favore delle fasce più deboli della popolazione”.

Nei giorni scorsi la sezione trapanese dell’Anpi aveva invitato tutti i sindaci della provincia a sospendere sul territorio comunale gli effetti del decreto sicurezza voluto dal Ministro Salvini. Il primo ad accogliere l’invito è stato il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone. Con la presa di posizione di Giacomo Tranchida, il fronte del “no al decreto” incassa un’adesione politicamente “pesante”, che potrebbe incidere anche sulle scelte di altri amministratori del trapanese.

redazione

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Tags: decreto sicurezzaGiacomo Tranchida