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Consiglio comunale di Alcamo, approvato il regolamento che disciplina le manomissioni stradali

Nel corso della seduta consiliare sono state deliberate all’unanimità dei presenti due mozioni. La prima, sottoposta all’Aula Falcone-Borsellino dalla maggioranza pentastellata, ha avuto ad oggetto l’intitolazione ai Cavalieri di Vittorio Veneto di una piazza o una via. La seconda, presentata dalla minoranza (ABC-Alcamo Cambierà), ha impegnato l’amministrazione comunale a chiedere al governo un confronto con le città sulle ricadute del decreto sicurezza.

Con 22 voti favorevoli (M5S, ABC-Alcamo Cambierà, PD, UDC, Noi per Alcamo) e 2 astenuti (Giovanni Calandrino e Rita Norfo) è stato approvato dal Consiglio comunale di ieri sera il regolamento che disciplina le manomissioni stradali. Ventidue consiglieri comunali a favore e un astenuto (Norfo) è il risultato, invece, della votazione sull’emendamento proposto dalla terza commissione consiliare, con il quale sono stati abrogati integralmente i commi 2 e 4 dell’articolo 11, che riguardavano sostanzialmente il divieto di effettuare, per due anni, manomissioni a seguito di asfalto stradale. Inoltre, con una modifica al comma 3 dello stesso articolo, si è consentita una riduzione del 50% della Cosap, laddove dovuta, ai cittadini che presentano in tempo utile la richiesta di interventi di manomissione. Il tentativo di portare in Aula Consiglio tale regolamento era stato già effettuato nel corso della precedente consiliatura, ma, detto atto, si era arenato negli uffici comunali. Ieri sera, il Consiglio comunale è dunque riuscito a deliberare il regolamento che consentirà di disciplinare la materia sia dal punto di vista delle autorizzazioni che da quello tecnico. Infatti, gli uffici comunali competenti in materia avranno adesso una modulistica standardizzata, da fornire a chi avrà bisogno di intervenire con le manomissioni, e un allegato tecnico, contenente sia tutte le caratteristiche che uno scavo deve avere che il successivo ripristino del manto stradale. Inoltre, prima di procedere con le manomissioni occorrerà fare delle comunicazioni in modo tale da programmare i relativi interventi. Il presidente della terza commissione Nino Asta (M5S) ha dichiarato: “Finalmente dopo due anni di duro lavoro, e di questo ringrazio tutta la commissione e tutti i componenti, nonché l’ufficio che ha collaborato, siamo arrivati ad un’intesa da poter portare questo regolamento in Consiglio. Questo regolamento è molto importante perché finalmente si daranno delle regole a chi vuole andare ad autorizzare o fare degli scavi inerenti alle proprie abitazioni o agli enti che gestiscono dei servizi pubblici”.

All’interno del regolamento è stata inserita, dalla commissione competente in materia, la possibilità di presentare planimetrie e file Autocad per realizzare un archivio, a disposizione dell’ufficio, delle zone in cui si andranno a fare degli scavi o a ripristinare l’asfalto stradale. Altra proposta inserita dalla terza commissione è stata quella relativa al deposito cauzionale per evitare quei ripristini non effettuati nel migliore dei modi. Tale importo è stato distinto in base al tipo di pavimentazione. Dopo sei mesi dai lavori, inoltre, sarà possibile richiedere la restituzione del deposito cauzionale. Un tempo indispensabile per permettere agli uffici di fare dei sopralluoghi sullo stato del manto stradale. Se i lavori di ripristino non saranno adeguati, questi verranno effettuati dagli uffici comunali incamerando la totalità del deposito suddetto. Per quanto concerne il limite temporale dei lavori, è stato previsto che dovranno iniziare per un massimo di tre mesi dal rilascio delle autorizzazioni e dovranno terminare entro sei mesi dal via degli stessi. La consigliera comunale dell’UDC Anna Allegro è intervenuta nel dibattito in tal modo: “Questo regolamento parte dal lontano 2013, quando io ero presidente della vecchia terza commissione consiliare. Beh, il Consiglio comunale di allora, e anche questo, e quindi la città stessa, sentiva la necessità di dotarsi di questo regolamento, che, di fatto, però, si è bloccato per quattro anni nell’ufficio. La proposta era partita dalla commissione e non ha trovato riscontro positivo dall’ufficio”. Poi, la consigliera democristiana, complimentandosi con la terza commissione e gli uffici ha aggiunto: “Finalmente si va a regolare tutto quello che è un ripristino selvaggio del manto stradale”. L’esponente di Noi per Alcamo, Francesco Dara, componente della terza commissione consiliare, è così intervenuto rivolgendosi al presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso: “Caro presidente, non si può governare senza regole. Per cui, e lo ribadisco ancora una volta, è importante che la vita politica sia regolamentata. Il regolamento delle manomissioni, come ha citato la mia collega Anna Allegro, è da sette anni che cerchiamo in tutti i modi di portarlo avanti. Ma per priorità di altri argomenti o per trascuratezza di qualcuno o perché non ci sono stati i tempi materiali, abbiamo fatto diversi tentativi. E sono fiero e orgoglioso che stasera arriva qua questo regolamento”.

Il capogruppo di Sicilia Futura  Giacomo Sucameli ha invece affermato: “Riteniamo che non sia una straordinarietà che un Consiglio comunale, una commissione, un’amministrazione porti in Aula un regolamento di questa importanza, devo dire ad onor del vero. Ovviamente è ricco di articoli e molto minuzioso. Credo che il lavoro sia stato fatto abbastanza bene”. Poi, ha aggiunto in polemica con l’assessore Fabio Butera che aveva criticato, durante lo scorso Consiglio comunale, l’abbandono della seduta consiliare da parte dell’opposizione: “È corposo perché ho dato una lettura giù al bar prima e l’ho data anche qui. Però, visto e considerato che possiamo dare il nostro umile contributo da bar anche questa sera, non sarebbe male”. Il rappresentante di ABC-Alcamo Cambierà, Mauro Ruisi, ha manifestato la sua posizione in tal modo: “Oltre un regolamento che ha in sé tutti gli spunti che la terza commissione e gli uffici hanno ritenuti necessari e indispensabili per la conformità del nostro territorio, ritengo che sia ancora più importante e necessario che accanto a questo ci sia un controllo continuo e costante del territorio”. Successivamente, si è passati alla trattazione della mozione presentata dal Movimento 5 Stelle, la quale ha avuto ad oggetto l’intitolazione ai Cavalieri di Vittorio Veneto di una piazza o una via. L’atto di indirizzo politico è stato deliberato all’unanimità dei presenti.

Infine, è stata discussa la mozione di ABC-Alcamo Cambierà con la quale si è invitata l’amministrazione comunale a chiedere un confronto con il governo sul tanto discusso decreto sicurezza. A prendere la parola per prima è stata la consigliera comunale Caterina Camarda del movimento che ha sottoposto l’atto di indirizzo politico all’Aula Consiglio: “Noi riteniamo necessario prendere posizione su questo decreto legge che io torno a dire essere uno scempio per quelli che saranno gli effetti, e da un punto di vista umanitario e da un punto di vista della sicurezza. E penso che una presa di posizione sia ancora più importante da parte del Movimento 5 Stelle, anche se questo creerà un po’ di imbarazzo immagino, visto che la legge di conversione è stata votata anche dai parlamentari del Movimento 5 Stelle. Però, io credo nell’autonomia di pensiero di ciascuno di noi e voglio sperare che quest’Aula oggi, soprattutto tra i banchi della maggioranza, dia un segnale forte, di disapprovazione a questo modo di affrontare una tematica così delicata”. Dai banchi della maggioranza, tirata in ballo nella discussione, si è alzata la consigliera comunale grillina Rosalba Puma, la quale ha così dato il suo contributo: “Siamo politici e siamo stati scelti per amministrare e per fare scelte che incideranno sulla vita di chi ci circonda, sia esso alcamese o ospite. E sono proprio le scelte più forti e difficili ma giuste che dobbiamo porci come sfida. Non posso che ringraziare questi colleghi che hanno presentato questa mozione, se modificata come già anticipato dalla collega Camarda, non presenterà più gli aspetti di anacronismo (il decreto legge è stato convertito in legge ndr) che ne vanificavano il senso. Quindi, sarà da me votata con convinzione e piacere”. Il democratico Filippo Cracchiolo ha dichiarato sull’argomento: “Credo che la politica non abbia solamente il dovere politico di intervenire, ma, ancor prima, il dovere etico e morale di intervenire ed esprimersi sulla vicenda, non con la retorica citata dall’assessore Lombardo, ma con politiche reali, concrete, che il comune può mettere in campo, già da domani, con i nostri servizi sociali. E mi auguro che anche il Comune di Alcamo, e mi spingerò in questa direzione, faccia il suo. Che anche il Comune di Alcamo si mostri solidale ed esprima la volontà di intervenire in modo positivo sulla vicenda, cosa che altri comuni hanno deciso di non fare”.

Al testo della mozione, come sopra anticipato, è stato presentato un emendamento dagli stessi proponenti e votato all’unanimità dei presenti all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino. Anche l’atto di indirizzo ha avuto medesimo esito. È stato chiarito alla fine del dibattito, da parte del presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso, il ritardo dell’approdo in Aula Falcone-Borsellino, rispetto alla conversione in legge del decreto sicurezza, della proposta succitata. Infatti, in assenza del capogruppo del movimento proponente la mozione alla conferenza dei capigruppo, i rappresentanti delle altre forze politiche hanno deciso di non modificare l’ordine cronologico dei lavori dell’Aula Consiglio già fissato.

Linda Ferrara

redazione

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