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Operazione “Palude”, interviene Cambiamenti. “Dal 2016 solleviamo anomalie sui lavori pubblici a Castellammare”

L’associazione civica Cambiamenti, interviene sull’operazione “Palude”, che ha visto l’arresto del dirigente del Genio Civile di Trapani e che tocca da vicino anche il territorio castellammarese.

“A Castellammare – si legge nella nota inviata alla stampa – è scoppiata da ieri la bomba denominata “Operazione Palude”, dalla quale viene fuori un quadro preoccupante rispetto alla gestione dei Lavori Pubblici presso il nostro comune. Cambiamenti, come sempre, ripone la massima fiducia nella magistratura, ed è sicura che si farà finalmente luce su una questione da noi già evidenziata pubblicamente nel 2016. Si, perché proprio ad inizio 2016 Cambiamenti aveva già sollevato il problema della gestione, a nostro avviso anomala, degli affidamenti d’incarico in somma urgenza, sia con una interpellanza in Consiglio Comunale che con comunicati stampa. E’ chiaro che gli avvenimenti di questi giorni danno maggiore senso al nostro lavoro, fatto spesso in sordina e con tante, troppe critiche da altri esponenti politici, e testimoniano che il nostro progetto politico, negli anni, si è trovato spesso in piena solitudine a lottare perché a Castellammare le istituzioni potessero essere davvero trasparenti, soprattutto nella gestione dei Lavori Pubblici”.
Cambiamenti ricorda a riguardo l’interpellanza presentata dal proprio gruppo consiliare nel febbraio 2016, affinchè l’Amministrazione Comunale di allora riferisse: “sul numero delle procedure ex art. 176 d. lgs. 207 del 2010 adottate da questa Amministrazione Comunale; se ha intrapreso o intende intraprendere iniziative di verifica della correttezza delle procedure adottate in merito a tutti i lavori affidati ex art. 176 d. lgs 207 del 2010; se intende programmare interventi (manutenzione degli impianti di proprietà del comune, diserbatura delle aree comunali, riparazione delle buche stradali, messa in sicurezza del territorio, etc..), già oggetto della procedura summenzionata, consentendo l’adozione di procedure ad evidenza pubblica che garantiscano un risparmio alle casse comunali.”
“In quell’occasione  – si legge ancora nella nota – nessuno si scompose, e il nostro campanello d’allarme fu lasciato cadere nel silenzio dalla politica castellammarese. Inutile dire che oggi quell’infinito silenzio della politica (di tutti i gruppi politici, nessuno escluso), fa ancora più effetto, specialmente se si pensa che alcuni dei rappresentanti di quell’Amministrazione e di quel Consiglio Comunale, per non parlare delle forze politiche…sono ancora lì, sia nell’attuale maggioranza, che nell’opposizione.  Cosa accadrà adesso? Non entriamo ovviamente nel merito della questione giudiziaria, ma di certo continueremo a vigilare sulla gestione della cosa pubblica e, come sempre, saremo pronti a testimoniare, insieme alle forze positive e propositive del nostro territorio, che Castellammare può e deve crescere, migliorarsi, nella piena legalità e nella assoluta trasparenza degli atti”.

redazione

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