Un fermo immagine tratto da un video dei carabinieri mostra un momento dell'operazione che ha permesso di scoprire dieci dipendenti del Comune di Misilmeri, in provincia di Palermo, "furbetti del cartellino", 25 giugno 2018. ANSA/ UFFICIO STAMPA ++HO -NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
La Guardia di Finanza ha condotto un’operazione in cui ha “beccato” ben 42 cosiddetti “furbetti del cartellino” nei vertici della Regione Sicilia. I militari delle Fiamme Gialle hanno posto agli arresti domiciliari 11 dipendenti dell’Assessorato regionale alla Salute con sede in Piazza Ottavio Ziino a Palermo. Altri 11 hanno avuto notificato l’obbligo di firma e altri 20 sono stati denunciati in stato di libertà. Secondo la Procura di Palermo dalle indagini è “emersa una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato” con “presenze fittizie debitamente e furbescamente certificate”.
Gli indagati, secondo l’accusa, grazie alla mutua collaborazione fra loro, tramite lo scambio dei badge e l’utilizzo improprio dei pc aziendali, riuscivano in modo sistematico ad attestare false presenze. Molti dipendenti mentre risultavano in servizio erano invece soliti recarsi al lavoro con circa 3 ore di ritardo, occuparsi di faccende private, come per esempio la spesa o il parrucchiere e in taluni casi anche andare fuori Palermo.