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A Mazara il Convegno dell’Azione Cattolica “Ero forestiero… lo sono ancora?”

Domenica 11 novembre scorso, il settore adulti dell’Azione Cattolica diocesana ha organizzato, presso l’aula magna del Seminario Vescovile, l’incontro dibattito dal titolo “Ero forestiero… lo sono ancora?” per riflettere insieme sul significato e il valore di questo tema così pertinente per la vita cristiana e di ogni uomo. Il dibattito è stato coordinato dai vice presidenti adulti dell’AC Piero Fina e Maria Caracci. Il confronto dopo i saluti della presidente Enza Luppino è iniziato con la testimonianza di don Mario Pellegrino, missionario comboniano, in Sud Sudan ordinato da poco sacerdote. Don Mario rifacendosi alle parole di Gesù “Ero forestiero e mi avete accolto “ delinea i tratti dell’accoglienza cristiana: “Vivere la vita con un sogno” che trasformi il mondo in meglio di come lo abbiamo trovato.

Molto toccante è stata la visione del cortometraggio “ROSSO – La vera storia falsa del pescatore Clemente” del regista trapanese Antonio MESSANA che ha analizzato il tema dell’immigrazione e dell’accoglienza non solo dal punto di vista di chi lascia tutto per andare incontro alla “vita” ma anche di chi resta solo e deve convivere con la sua solitudine e la delusione di non essere riuscito a realizzare un futuro migliore per chi è andato via; ha cercato di dare dignità a tutti coloro che sono naufragati e hanno trovato la morte nel nostro mare. Don Pino Biondo assistente unitario dell’Azione Cattolica diocesana afferma che tutti siamo chiamati a una riflessione che si trasformi in un’assunzione di responsabilità e di azioni concrete nel vivere quotidiano. Importanti sono state le riflessioni dei presenti all’incontro alla luce delle esperienze vissute e soprattutto del documento predisposto da Papa Francesco in “Venti punti” per la promozione di una solidarietà più efficace verso i migranti e i rifugiati. Al di là delle polemiche, delle leggi sbagliate o mancanti, noi di Azione Cattolica siamo convinti che è un argomento molto complesso ma, prima di ogni differenza, siamo persone umane e ogni essere umano ha il diritto di “vivere la Vita” e in quanto tale accoglienza significa anche condividere uno sguardo, un sorriso, un saluto, una parola gentile.

redazione

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Tags: Azione Cattolica