Arturo Galfano: “A Marsala quando si aprirà una sede del corso di laurea in Archeologia?”

“Sono trascorsi quasi tre anni da quando ill 17 febbraio 2016 il Consiglio comunale ha deliberato favorevolmente l’ordine del giorno “Marsala sede Universitaria”, da me presentato”. Lo ha ricordato il Consigliere comunale Arturo Galfano, in una nota inviata al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e all’assessore alla Pubblica Istruzione Anna Maria Angileri, in merito all’istituzione di un corso universitario di Archeologia, prendendo spunto dal Corsorzio Universitario di Trapani e dall’Università di Bologna che hanno introdotto i corsi di Archeologia ormai da diversi anni nell’Ateneo del capoluogo di Provincia, poi interrotta dopo la Legge Gelmini che ha vietato l’apertura di corsi di laurea al di fuori della Regione dove è ubicata la sede centrale dell’Università.

“Per aggirare l’ostacolo della regionalità – scrive Galfano – si coinvolgeva nel progetto l’Università Kore di Enna. L’apertura del Corso a Marsala permetterebbe a tantissimi studenti neolaureati di poter continuare il proprio percorso formativo senza il disagio di “emigrare” al Nord, con gravi ripercussioni sulle condizioni economiche delle famiglie”. Peraltro, la specializzazione in archeologia navale in un territorio come Marsala sede della Nave Punica e della Nave Romana e possibile luogo – non si sa bene ancora quando – di un progetto museale navale. Ma ancora sembra tutto in alto mare. Molti professori che insegnavano al Corso che si teneva a Trapani sarebbero disposti a continuare la loro docenza anche a Marsala, sostiene il vice presidente del Massimo Consesso Civico. In pratica l’Università metterebbe a disposizione parte della docenza e il Comune le strutture per la didattica e per la formazione. Galfano ha anche individuato un luogo dove potrebbe tenersi il corso universitario: l’ex scuola Crimi di via Pipitone: “Invito il sindaco ad adottare tutti gli atti necessari per la stipula di una Convenzione con un Ateneo siciliano per istituire, dei corsi universitari che oltre, all’Archeologia, potrebbero riguardare l’Agricoltura e/o l’alimentazione”.