Con una nota stampa interviene la consigliera comunale Ginetta Ingrassia, presidente della commissione comunale che si occupa delle politiche culturali.
“Sono passate alcune settimane dall’approvazione del bilancio e degli atti propedeutici al bilancio stesso. Sono passati tanti mesi, ormai anni, ma non è cambiato nulla, se non il fatto che ora – ancora con più forza – la Commissione c’è, propone, è disposta a contribuire”. La presidente fa riferimento ad alcune proposte fatte dalla commissione che a suo dire non hanno trovato interlocuzione nella attività della amministrazione.
“Nessuna delle proposte in merito alle attività caratterizzanti un settore del turismo, storico culturale, enogastronomico, religioso, folcloristico, sportivo è stata messa in attenzione o posta in essere – ha continuato l’esponente di maggioranza -. Sono state avanzate proposte, non ultima quella di qualche mese fa in occasione dell’apertura del Decumano Massimo, o in occasione delle festività natalizie o celebrazioni garibaldine. Nessuna proposta ascoltata. Nessuna regia, nessun coinvolgimento. Un’altra occasione perduta, come perduta è l’occasione che il direttore artistico Moni Ovadia poteva rappresentare per Marsala, cittadina sensibile da sempre alle variegate forme artistiche e culturali, dal teatro d’autore alle tragedie, dal comico al popolare, dal jazz alla lirica. Ed è in questo senso che l’Amministrazione Comunale si sarebbe dovuta muovere e spero si muoverà in tempi brevi per realizzare un cartellone per la stagione teatrale prossima. Un cartellone di tutto rispetto, che riesca a trasmettere passione e curiosità, interesse e partecipazione nel rispetto delle differenti e tutte meritevoli voci”.
Ginetta Ingrassia chiede all’Amministrazione presieduta dal sindaco Alberto Di Girolamo la creazione di una cabina di regia che coinvolga la Commissione coinvolgendo i rappresentanti delle Consulte. “Occorre – continua – superare il livello angusto delle manifestazioni da chiano o da cortile che sono state le uniche protagoniste di disorganiche e occasionali scelte. Molti interessanti alcuni lavori e manifestazioni svoltesi in questi anni ma, come lamentato da sempre, è mancata una reale programmazione che desse risalto e valorizzasse gli eventi e che identificasse Marsala. È mancata la regia, la programmazione, la continuità, la cornice, la coralità, la pubblicità. Tutto così è scivolato in un limbo e un grigiore che sicuramente Marsala non merita”.