Mentre si attende il risultato dell’apertura delle buste che la centrale di committenza Cuc Trinacria Sud di Comiso ha fissato per il prossimo 30 ottobre relativo al bando per i 25 lotti da e per l’aeroporto di Birgi, continuano ad arrivare i dati allarmanti sul flusso di passeggeri relativo all’ultimo anno e all’ultimo mese. Sono numeri che parlano di una crisi che investe inevitabilmente tutto l’indotto della nostra provincia.
Assaeroporti, l’associazione che fa capo a Confindustria e che si occupa di monitorare anche il traffico aereo dei vari scali italiani, ha diffuso i dati di Settembre e per Birgi si registra un -51% in movimenti rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Questi dati parziali portano il totale del 2018 a -70,6%, se paragonato con il 2017. Secondo l’associazione, dati alla mano, ci sono stati a Settembre 27.837 passeggeri nazionali (-70,9%) e 12.414 stranieri , tutti provenienti da paesi dell’Unione Europea, infatti come è noto, Birgi non ha collegamenti extra Ue. Su base annua si arriva quindi a – 70,6% di passeggeri.
Intanto cresce l’attesa su due fronti: l’apertura delle buste con le offerte delle due uniche società che vi hanno partecipato: Alitalia e Blue Air e il futuro della fusione degli scali di Trapani e Palermo. Nel primo caso è stata nominata dal Cuc la relativa commissione che si occuperà dell’apertura delle buste. Il bando del quale il comune di Marsala è capofila della Coalizione e che comprende le città di Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Campobello, Castellammare, Custonaci, Favignana, Paceco, Salemi e Valderice che hanno sottoscritto l’Accordo di Collaborazione per il rilancio della Stazione Aeroportuale “V. Florio prevedeva la possibilità dei partecipanti di presentare offerte relative ad ogni singolo lotto.
L’importo complessivo finanziato dalla regione Sicilia ammonta a quasi 14 milioni di euro e comprende tratte con collegamenti nazionali verso le regioni Sardegna, Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Lazio, Veneto e Friuli Venezia-Giulia e internazionali verso Francia, Polonia, Belgio, Germania, Malta, Olanda, Slovacchia, Spagna, Repubblica Ceca, Regno Unito e Scandinavia.
Resta così da vedere se le due compagnie partecipanti hanno coperto l’intera gamma di destinazioni oppure si siano limitati ad alcune rotte che evidentemente risultano, secondo le loro disponibilità ed esigenze, più “appetibili”. Una volta venuti a conoscenza delle rotte “coperte”, si porrà il problema delle rimanenti destinazioni. Secondo quanto abbiamo appreso anche nel corso della conferenza stampa relativa al bilancio comunale tenuta dal sindaco di Marsala nei giorni scorsi l’intenzione dell’amministrazione, di concerto con gli altri comuni della provincia, è quella di procedere ad una sorta di rinegoziazione. “Ripartiremo però – ha detto in quella occasione il vice sindaco Agostino Licari – dalle due compagnie che hanno partecipato al bando. Cercheremo di capire le loro esigenze per poi estendere, così come prevede il codice degli appalti, ad altre società le eventuali altre trattative”. L’altra questione riguarda la ventilata ipotesi sul processo di accorpamento tra lo scalo trapanese di Trapani Birgi e quello palermitano di Punta Raisi.
Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci di Airgest, la società di gestione dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Ma il risultato è stato un specie di nulla di fatto. Il delegato della Regione, azionista di maggioranza di Airgest, ha deciso di prendere ancora tempo. E alla data odierna una nuova riunione non è stata ancora fissata.