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Boom dei gratuiti patrocini a Marsala. La Corte d’Appello chiede chiarezza, ma l’Ordine denuncia ritardi nelle liquidazioni

Il presidente Gianfranco Zarzana: “La procedura avviene in maniera regolare”. Avvocatura pronta allo stato di agitazione

Da alcuni giorni, tra gli avvocati marsalesi, si registra una certa preoccupazione circa i rilievi avanzati dalla Corte d’Appello di Palermo, a proposito del numero di gratuiti patrocini riferibili al circondario di Marsala. Soltanto nel 2017, il volume d’affari è stato di circa 950.000 €, quasi il doppio rispetto al circondario di Trapani, che arriva a 450-500.000 €. E’ vero che nel circondario lilybetano il numero di avvocati è superiore a quelli del capoluogo, ma la differenza (850 contro 700) non è tale da giustificare una sproporzione talmente significativa. Ed è su questo che la Corte d’Appello di Palermo ha chiesto chiarezza.

“Non saprei quali sono le ragioni alla base di questi dati – afferma il presidente del Consiglio dell’Ordine di Marsala Gianfranco Zarzana -. A Marsala, tradizionalmente, c’è un contenzioso penale maggiore e probabilmente anche la crisi economica degli ultimi anni ha avuto un ruolo. Tuttavia, voglio ricordare che il gratuito patrocinio è un diritto che il cittadino esercita e su cui c’è un iter che coinvolge il Consiglio dell’Ordine e viene convalidato dal giudice. Tutto avviene dunque in maniera regolare e nel rispetto delle procedure di legge”. Per richiedere il gratuito patrocinio occorre presentare una dichiarazione di redditi inferiore al tetto di 11.450 € per il civile. Per quanto riguarda il penale, si calcolano 1000 € in più, per ogni componente del nucleo familiare. “Questa somma – aggiunge Zarzana – si calcola considerando anche eventuali elargizioni parentali o entrate provenienti da lavoro saltuario o non dichiarato”. Resta il fatto che le liquidazioni vengono corrisposte con sempre maggiore ritardo (in media dopo un anno e mezzo, due anni) e comprendono anche le spettanze di periti o tecnici. Zarzana, a Roma per partecipare all’insediamento del nuovo Organismo Congressuale Forense, afferma che è sua intenzione impegnarsi a livello nazionale per far ottenere stanziamenti continuativi nel tempo e procedure di liquidazione più rapide.

Ad ogni modo, il malcontento sulla questione dei gratuiti patrocini mette d’accordo sia l’avvocatura marsalese che quella trapanese, che stanno portando avanti una battaglia per quanto riguarda il pagamento degli onorari ai professionisti del Foro. Già ai primi di ottobre il Consiglio dell’Ordine di Trapani si era già astenuto dalle udienze con uno sciopero che molto probabilmente si ripeterà dal 5 al 9 novembre. Al di là della questione dei pagamenti, i due Consigli chiedono al Ministro della Giustizia – il mazarese Alfonso Bonafede – nonchè al Presidente della Corte di Appello di Palermo, di costituire presso il Tribunale di Trapani o presso quello di Marsala, un apposito Ufficio che faccia da terminale ultimo – così si legge nell’Avviso del COA lilybetano – per la procedura di liquidazione dei compensi, senza la necessità di inviare le richieste alla Corte d’Appello, ciò anche in considerazione della particolare mole di liquidazioni che riguardano gli Avvocati di entrambi i Fori. Formale istanza, a riguardo, è stata già avanzata alle autorità interessate.

Vincenzo Figlioli – Claudia Marchetti

redazione

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