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“La Resistenza perfetta”, la memoria: indispensabile bagaglio culturale ed etico

A Marsala lo storico Giovanni De Luna ha presentato il suo ultimo libro. L’evento è stato organizzato dall’ANPI; dalla CGIL e dal Comune

“Gli uomini della Resistenza hanno ancora molto da insegnarci. In tre anni hanno completamente ricostruito un Paese che era stato devastato dalla guerra”. Lo ha detto Giovanni De Luna, storico, scrittore, studioso dell’antifascimo e dei sistemi politici del ‘900 docente di Storia contemporanea all’Università di Torino intervenuto a Marsala per presentare il suo ultimo libro “La Resistenza perfetta”. Per iniziativa dell’ANPI, associazione nazionale partigiani d’Italia, sezione di Marsala presieduta da Giuseppe Nilo, della CGIL – presidente della Camera del Lavoro di Marsala è Piero Genco – e del Comune di Marsala, l’evento si è svolto all’interno del chiostro dell’ex convento del Carmine dove una platea gremita ha ascoltato una preziosa pagina di storia che, come ribadito da Angelo Ficarra, presidente ANPI Palermo, al nostro Paese e in modo particolare alla Sicilia “è stata negata. Infatti in pochi sanno che dopo i piemontesi il maggior numero di partigiani è stato composto da siciliani che hanno offerto il loro generoso e totale contributo al perseguimento della libertà. Eppure questa cosa è stata cancellata dai libri di storia, come se si volesse negare e quindi offendere il sacrificio di tanti giovani che hanno liberato il Paese intero dal fascismo”. Molto più che un incontro con l’autore, l’evento, moderato dalla professoressa Giuseppina Passalacqua, che ha visto la presenza di Sandro Immordino per la direzione dell’associazione Memoria e Futuro, del sindaco Alberto Di Girolamo, dell’assessore Anna Maria Angileri, si è trasformato in una riflessione sulle attuali condizioni del nostro Paese: “Dalla Resistenza – ha detto De Luna – è scaturita la classe dirigente che ha ricostruito completamente l’Italia devastata dalla Guerra mondiale”. E a giudicare dai risultati è stata una selezione eccezionale di talenti ed una scuola politica eccellente che trova il suo manifesto programmatico nel discorso di Alcide De Gasperi a Parigi in occasione del Conferenza di Pace. Di tutto il sacrificio, anche in termini di ideali, però, non rimane molto. “Già Calamandrei si chiedeva quante generazioni sarebbero dovute passare prima di dimenticare la Resistenza – ha detto Giuseppe Nilo -. Mi tocca constatare amaramente che ne è bastata una sola”. “Ed è questo che deve fare l’ANPI – ha ribadito Aldo Virzì presidente provinciale dell’associazione nazionale partigiani d’Italia – recuperare la memoria come indispensabile bagaglio culturale ma soprattutto etico”. In questo senso pregevole è stato il lavoro svolto dall’ANPI di Marsala che ha ridato un volto e un nome a 130 partigiani marsalesi molti dei quali rimarranno ad imperitura memoria grazie ad una lapide e soprattutto ad una pubblicazione che però dovrà essere aggiornata in quanto il lavoro di ricerca e documentazione non si è mai arrestato da dieci anni a questa parte.

Chiara Putaggio

Nella foto: Giuseppe Nilo, Giuseppina Passalacqua, Giovanni De Luna e Angelo Ficarra.

redazione

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