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La Regione finanzia il restauro della Chiesa San Giuseppe di Marsala

Buone notizie per gli edifici di culto e di interesse storico-turistico della città di Marsala. L’Assessorato delle Infrastrutture e della Mobilità – Politiche Urbane e Abitative – della Regione Siciliana, a firma del dirigente generale Fulvio Bellomo, ha emanato e fatto pervenire al Comune (Ente gestore) il decreto di finanziamento di 800 mila euro per i lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe, adiacente alla Chiesa Madre, e locali annessi. Finalmente, verrebbe da dire e dopo diversi solleciti da parte dell’Arciprete Giuseppe Ponte.

“E’ davvero un’ottima notizia per la nostra Città e in particolare per la comunità religiosa marsalese – precisa il sindaco Alberto Di Girolamo -, la Chiesa di San Giuseppe che sorge in via XI Maggio con una parete laterale che delimita piazza della Repubblica, è uno dei più bei luoghi di culto cittadini e risale all’epoca barocca. So che Padre Ponte ha accolto con gioia la notizia del finanziamento che io stesso, peraltro, avevo ripetutamente sollecitato all’Assessore alle Infrastrutture Marco Falcone. Cosa questa che ho fatto anche nell’incontro che ho avuto con lui mercoledì scorso, 5 settembre”.

Il progetto di restauro della Chiesa di San Giuseppe a Marsala, edificata dai confratelli dell’Arciconfraternita di San Giuseppe nel XVI secolo, poi ingrandita notevolmente intorno al 1700, è stato redatto dall’architetto Giovanni Nuzzo. Il Rup è l’ingegnere Luigi Palmeri, dirigente vicario del settore Lavori Pubblici. Sarà il Comune di Marsala ad esperire la gara per l’affidamento dei lavori di restauro che inizieranno al più presto e che comunque dovranno essere ultimati entro il 2020, pena la perdita del finanziamento. Gli 800 mila euro, rientranti negli aiuti strategici della Regione “Assegnazioni dello Stato per la realizzazione dei progetti finanziati con le risorse del fondo di sviluppo e coesione 2014/2020 per gli interventi sui beni culturali storico-artistici di Culto”, serviranno, fra le altre cose, a: consolidare la struttura e renderla agibile anche con la cucitura delle volte; restaurare gli intonaci della Chiesa e rifare quelli dei locali annessi in cui, peraltro, verrà anche rifatto il pavimento; collocare un ascensore visto la futura utilizzazione di parte del bene; pulire e sistemare i dipinti di notevole pregio e valore insistenti nella chiesa; rifare gli impianti tecnici e le finestre dei locali annessi, abbattere le barriere architettoniche. Il tutto con l’utilizzo di materiali ecocompatibili.

La Chiesa di San Giuseppe è a due ordini separati da una cornice marcapiano. Spiccano il portale settecentesco in marmo grigio e pietra tufacea e, nel secondo ordine, un’ampia finestra architravata; infine, in alto, un timpano triangolare corona l’edificio. Il campanile, in posizione arretrata rispetto alla chiesa, è distinto, come la facciata principale, in due piani e culmina con una cupoletta quadrangolare rivestita di mattonelle verdi. L’interno della chiesa è di chiara impronta barocca, ad unica navata, con due cappelle per ciascun lato, ed è riccamente affrescato con storie della vita del Santo attribuite al pittore trapanese Giuseppe Felice. Nell’abside si possono apprezzare gli affreschi “Lo sposalizio di San Giuseppe” a sinistra e “La morte di San Giuseppe” a destra. Di gusto barocco sono anche evidenti sia il ricco ornamento con dorature ed elementi lignei finemente lavorati dell’altare maggiore, sia l’imponente organo posto in una cantoria di legno dipinto al centro della parete laterale, formato da ventisette canne suddivise in tre campate da nove canne ciascuna decrescenti verso i lati.

redazione

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Tags: Chiesa San Giuseppe