Riportiamo di seguito il report consuntivo dell’attività svolta dalla polizia di stato in provincia di Trapani dal 2 all’8 settembre 2018.
In esecuzione ed ordinanza emessa dal Tribunale di Bologna, traeva in arresto H.S., nato in Tunisia, classe 1990, perché ritenuto responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;
in ottemperanza a provvedimento emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, sottoponeva a detenzione domiciliare B.M., nato a Trapani, classe 1972, dovendo espiare la pena di mesi sei di reclusione, perché ritenuto responsabile del reato di ricettazione;
veniva denunciato all’A.G., in stato di libertà, R.B., nato ad Erice, classe 1990, per porto di oggetti atti ad offendere, minacce aggravate, lesioni personali aggravate e tentate lesioni personali aggravate;
segnalato all’A.G., in stato di libertà, D.M., nata ad Erice, classe 1992, per guida in stato di ebbrezza alcolica;
denunciato all’A.G., in stato di libertà, R.C., nato in Tunisia, classe 1981, in possesso di richiesta di permesso di soggiorno per protezione internazionale, per tentate lesioni aggravate e B.M.N., nato in Tunisia, classe 1986, in attesa di riconoscimento della protezione internazionale, per lesioni personali aggravate e porto ingiustificato di coltello. Nello specifico, nel corso di una lite scaturita per futili motivi tra i predetti cittadini stranieri all’interno della Villa Margherita, R.C., aveva raccolto da terra e lanciato al connazionale due pietre, senza, tuttavia, colpirlo. In risposta al lancio di pietre, B.M.N. aveva sferrato al R.C. alcuni fendenti con un coltello. Quest’ultimo, ricorso alle cure mediche del locale Pronto Soccorso, ha riportato ferite da taglio al capo e ferite da taglio ed escoriazioni multiple alla mano destra con prognosi di giorni 10 salvo complicazioni;
denunciato all’A.G., in stato di libertà, M.R., nato ad Erice, classe 1992, per minacce aggravate, tentate lesioni personali aggravate, lesioni personali aggravate e violenza privata;
denunciato all’A.G., in stato di libertà, C.A., nato ad Erice, classe 1971, per resistenza a P.U. e porto di armi od oggetti atti ad offendere
denunciato all’A.G., in stato di libertà, D.G., nato a Torino, residente a Petrosino, classe 1974; D.M.V., nata a Marsala e residente a Petrosino, classe 1980; B.G.C., nato in Romania e residente a Petrosino, classe 1981; B.M., nata in Romania, residente a Petrosino, classe 1984 per rissa;
deferito all’A.G., in stato di libertà, P.G.S., nato a Marsala, classe 1964, per omessa custodia delle armi;
denunciato all’A.G., in stato di libertà, S.F., nato ad Erice, classe 1973, per violazione degli obblighi di assistenza familiare
denunciato all’A.G., in stato di libertà, G.A., nata a Mazara del Vallo, classe 1943, per minacce e tentata violenza privata;
traeva in arresto I.G.L., nato ad Alessandria, classe 1984, residente a Mazara del Vallo, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, perché, a seguito di perquisizione domiciliare, trovato in possesso di tre piante di cannabis indica, 400 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e vario materiale utilizzato per la concimazione delle piante. Quanto rinvenuto è stato debitamente sottoposto a sequestro;
segnalato all’A.G., in stato di libertà, C.C., nato in Germania, classe 1974, residente a Marsala, per oltraggio a pubblico ufficiale, e F.G., nato a Mazara del Vallo, classe 1969, ivi residente, per maltrattamenti contro familiari o conviventi;
denunciato all’A.G., in stato di libertà, B.A.F., nato in Tunisia, classe 1964, residente a Mazara del Vallo, per contraffazione di altri pubblici sigilli o strumenti destinati a pubblica autenticazione o certificazione;
segnalato all’A.G., in stato di libertà, L.M.G., nato a Castelvetrano, classe 1988, e F.G.A., nato a Castelvetrano, classe 1998, entrambi residenti a Castelvetrano, per furto con strappo in concorso, nonché G.G., nato a Castelvetrano, classe 1953, ivi residente, per mancata comunicazione all’Autorità di P.S. delle generalità delle persone alloggiate in strutture ricettive;
arrestata in esecuzione emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo, L.M.C., nata a Castelvetrano, classe 1953, ivi residente, per falsità nella dichiarazione sostitutiva per l’ammissione al gratuito patrocinio;
tratto in arresto D.F., nato in Senegal, classe 1992, domiciliato a Castelvetrano, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, perché, a seguito di perquisizione domiciliare, trovato in possesso di 25,1 grammi di hashish, debitamente sottoposti a sequestro;
deferito all’A.G., in stato di libertà, F.P., nato a Palermo, classe 1962 e residente a Castelvetrano, per coltivazione di canapa indiana ai fini di spaccio, nonché M.P., nato a Castelvetrano, classe 1986, e C.G.M., nata in Germania, classe 1988, per furto aggravato di energia elettrica e violazione di domicilio;
deferito all’A.G., in stato di libertà, S.M., nato in Croazia, classe 1992, residente a Trieste, per truffa, e F.P., nato a Palermo, classe 1962, residente a Castelvetrano, per furto aggravato di energia elettrica
denunciato all’A.G., in stato di libertà, W.A., nato in Ghana, classe 1999, ospite presso il locale Centro S.P.R.A.R., per cessione di sostanze stupefacenti;
segnalato all’A.G., in stato di libertà, B.F., nato ad Alcamo, classe 1970, ed I.S., nato a Ragusa, classe 1962, residente a Busto Arsizio (VA) e domiciliato ad Alcamo, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed impiego di lavoratori irregolari in concorso. In particolare, si evidenzia che, nel pomeriggio del 5 settembre c.a., il predetto I.S. si era presentato presso il su indicato Commissariato di P.S. insieme a tre cittadini stranieri (S.E.M., nato in Egitto, classe 1985, M.H., nato in Tunisia, classe 1982, e Y.E., nato in Tunisia, classe 1993), privi di documenti di riconoscimento e, a seguito dei dovuti accertamenti, risultati irregolari sul territorio nazionale. Il predetto I.S, nella circostanza, rappresentava di lavorare per conto del citato B.F. e di aver prelevato, presso un luogo di aggregazione di cittadini stranieri, i tre immigrati, facendoli salire a bordo di un furgone e conducendoli presso un vigneto ubicato a Partinico (PA), per impiegarli nei lavori di raccolta dell’uva.