La relazione dell’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi sul Piano triennale delle opere pubbliche è stata, come da programma, al centro della seduta di ieri del Consiglio comunale di Marsala.
Si tratta di un passaggio tradizionalmente molto atteso dall’aula consiliare, che segue notoriamente con grande attenzione quanto attiene agli interventi urbanistici sul territorio, così come la manutenzione del bene comune nelle sue diverse articolazioni (strade, illuminazione, acqua, semafori e via dicendo).
Dopo un primo appello a cui risultavano presenti solo 10 consiglieri, il presidente Enzo Sturiano ha tenuto dopo un’ora un secondo appello, appurando l’effettiva presenza del numero legale in aula. In apertura, il consueto spazio alle comunicazioni, che ha visto gli interventi di Ginetta Ingrassia (bonifica e pulizia ad Amabilina), Aldo Rodriquez (edilizia scolastica), Arturo Galfano (pulizia del litorale di Salinella e gestione della Villa Genna), Rosanna Genna (interventi su via Mazara Vecchia, attenzione al regolamento idrico e segnalazione di una grossa buca lungo una traversa del lungomare, nei pressi del Fortino), Letizia Arcara (assegnazione della sede al Centro per la Famiglia e mancata condivisione del Dup con le commissioni competenti per le singole materie). Linda Licari ha invitato il presidente Sturiano a inserire all’ordine del giorno, a partire dalla prossima seduta, l’atto di indirizzo riguardante la mozione di censura nei confronti del Ministro Salvini, ricevendo rassicurazioni in tal senso da parte del presidente del massimo consesso civico. Tuttavia, l’incardinamento della discussione sul Piano Triennale lascia pensare che se ne riparlerà tra qualche settimana. Luana Alagna ha sottolineato il buon esito della Summer School, che avrà un seguito anche nel 2019, con l’inserimento di Marsala in una rete internazionale di cui fanno parte diverse Università europee; Daniele Nuccio ha annunciato la presentazione di una proposta di delibera (sottoscritta in totale da 10 consiglieri) che prevede l’istituzione delle consulte territoriali per rilanciare la partecipazione democratica nei quartieri.
A questo punto, è stato votato il prelievo del punto riguardante il Piano Triennale delle Opere Pubbliche, su cui – come precedentemente anticipato – si è concentrata la relazione dell’assessore Salvatore Accardi, affiancato dal dirigente Francesco Patti e dall’ingegnere Luigi Palmeri. Sull’atto ha pesato come un macigno la sentenza che ha disposto il pagamento da parte del Comune di Marsala di un debito fuori bilancio di circa 3 milioni di euro per la realizzazione dell’area artigianale di Amabilina. Accardi ha inizialmente illustrato il Piano Triennale per come era stato concepito prima della sentenza, con una stima totale pari a 344.899.000 € (rispettivamente così suddivisi: 63.964.000 € per il 2018, 181.710.000 € per il 2019 e 99.215.000 € per il 2020). Una cifra totale molto alta, che chiaramente comprende sia le somme riguardanti interventi contrassegnati dalla massima priorità (manutenzione stradale e degli impianti di illuminazione, ad esempio) sia opere che hanno un indice di priorità più basso, in quanto ritenute utili ma non indispensabili per la comunità.
A seguire, l’assessore Salvatore Accardi ha presentato la proposta di emendamento preparata dalla giunta con il supporto degli uffici tecnici, che prevede una serie di tagli pari a 1.410.000 €.
Nello specifico, l’impegno di spesa per lavori di completamento della via Salemi passa da 420.000 € a 170.000 €; per quanto riguarda l’anno 2018, la manutenzione viaria passa da 200.000 € a 100.000 € per il centro urbano, da 400.000 € a 150.000 € per il versante sud e da 400.000 € a 150.000 € per il versante nord; dimezzata da 200.000 € a 100.000 la somma prevista per la manutenzione straordinaria delle scuole di pertinenza comunale; l’impegno di spesa previsto per la manutenzione straordinaria degli immobili, degli impianti, delle biblioteche, dei teatri e del Complesso San Pietro passa da 150.000 € a 100.000 €; i lavori per la sostituzione della rete idrica passano da 250.000 € a 100.000 €, la sistemazione di Porticella da 100.000 € a 80.000 €, per la riqualificazione dei quartieri popolari (Amabilina, Sappusi, via Istria, via Grotta del Toro, area ex Inam, via del Giudice) l’importo della somma impegnata passa da 200.000 € a 80.000 €; per la sistemazione della nuova piazza di Strasatti, si passa infine da 100.000 € a 80.000 €.
A seguire il dibatto in aula: ad aprire le danze, Letizia Arcara, tornata a sottolineare la mancanza di confronto tra giunta e consiglieri comunali, oltre che di “un’idea di sviluppo della città” da parte dell’amministrazione Di Girolamo. La Arcara, ha inoltre incalzato l’assessore sui criteri che hanno portato ai tagli previsti dall’emendamento. Dopo una veloce risposta di Accardi, ha preso la parola il vicecapogruppo del Pd Calogero Ferreri, che si è associato alla richiesta di chiarimenti della collega in merito ai criteri che hanno determinato i suddetti tagli: “Nessuno di noi si aspettava il debito fuori bilancio, ma è pur vero che siamo tutti stanchi di vedere la città al buio. Non so se queste somme previste dal Piano saranno sufficienti a garantire l’illuminazione per l’intero anno”. Poi un riferimento alla nuova piazza di Strasatti: “Al di là del taglio di 20 mila euro, dobbiamo verificare di chi sono le responsabilità per una piazza in cui si è speso quasi un milioni di euro senza che sia stata mai inaugurata e che si ritrova ancora senza tombini”. L’assessore Accardi ha replicato a riguardo, affermando che la piazza deve assolutamente essere inaugurata e resa fruibile.
Il presidente Sturiano, a questo punto, ha preso la parola, ricordando che il compito di amministrare tocca alla giunta e ai dirigenti, mentre il Consiglio ha il compito di fare le segnalazioni ed, eventualmente, di operare ripetute sollecitazioni. “E’ stato detto che la colpa è del Consiglio comunale se la città è al buio”, ha affermato con disappunto Sturiano, tornando sull’emendamento proposto lo scorso anno dal Consiglio comunale in merito all’illuminazione pubblica e sugli interventi effettivamente realizzati.
“Mi chiedo se tra voi assessori vi parliate”, ha affermato provocatoriamente Aldo Rodriquez – tornando sugli interventi riguardanti l’edilizia scolastica e su eventuali situazioni di inagibilità. Il consigliere pentastellato ha inoltre avanzato dubbi sull’utilità della pista ciclabile che dovrebbe essere realizzata tra Villa Genna e la zona di Salinella.
In merito all’edilizia scolastica, l’ingegnere Francesco Patti ha assicurato che non c’è un problema di sicurezza negli istituti lilybetani che non sono dotati del certificato di agibilità. “In molti casi si tratta di un semplice problema di accatastamento”, ha affermato il dirigente comunale. Mario Rodriquez è intervenuto sul viadotto dello scorrimento veloce, evidenziando che dai rilievi effettuati è emerso che non sia in una situazione di pericolo per l’incolumità pubblica. Ad ogni modo, come spiegato dall’ingegnere Luigi Palmeri, la ditta che garantirà l’intervento è pronta per la sistemazione del sovrappasso, danneggiato diversi anni fa in seguito all’impatto con un automezzo che trasportava un impianto per l’energia eolica. Per i lavori, però, occorrerà interrompere la circolazione veicolare.
Nel corso della seduta, il numero dei presenti (come spesso avviene) si è ridotto a poche unità. Conseguentemente, il presidente Enzo Sturiano ha aggiornato i lavori alla prossima seduta, in programma giovedì 6 settembre, sempre a partire dalle 16.30.