Come stiamo raccontando quotidianamente, la partita dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi si gioca su più fronti. Ieri abbiamo scritto dell’accordo tra sindacati e Airgest per la posizione dei lavoratori dello scalo, mentre la pubblicazione del bando inerente i collegamenti aerei per il prossimo triennio dovrebbe essere ai dettagli finali. C’è però un altro fronte aperto, riguardante la continuità territoriale e la possibilità di prevedere collegamenti a prezzi calmierati per gli aeroporti di Birgi e Comiso. Una nota odierna del portavoce all’Ars del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri lancia però l’allarme sull’andamento della vicenda.
“Prima un incontro a Roma senza documenti al seguito – scrive Cancelleri – poi l’invio al Ministero di carte incomplete e, quindi, inutilizzabili. Sulla strada della continuità territoriale il governo regionale cammina col freno a mano tirato. È assurdo, ma sembra quasi che non vogliano portare a termine l’operazione, non ci sono altre spiegazioni. Dopo aver procrastinato l’incontro al Ministero delle Infrastrutture per 22 giorni, il 25 luglio scorso una delegazione regionale è andata a Roma per porre le basi per l’avvio del concordato tavolo di lavoro finalizzato alla creazione di nuovi collegamenti e a prezzi calmierati, con gli aeroporti di Comiso e Trapani. Ebbene, sembrerà assurdo, ma ci sono andati a mani vuote: nessun dato, nessun numero che consentisse di avviare la conferenza di servizi propedeutica all’avvio dell’operazione. A quel punto la Regione si è accordata per inviare i documenti dopo due giorni: niente di tutto questo, i documenti sono arrivati a Roma solo un paio di giorni fa, ma del tutto incompleti, e, pertanto, inservibili”.
Cancelleri riferisce che in particolare, per quanto riguarda i collegamenti da e per Birgi, mancherebbe l’analisi dettagliata, la stima dei costi e l’entità della compensazione. Mancherebbe inoltre l’indicazione precisa sulla fonte di finanziamento regionale e una relazione con le analisi a sostegno del piano.
“Non so più cosa pensare – afferma Cancelleri – per anni i governi nazionali ci hanno ignorato, e ora che la tanto agognata continuità territoriale può cominciare a prendere finalmente corpo, il governo Musumeci latita”.
Sul piatto ci sono circa 42 milioni di euro, 32 messi a disposizione dallo Stato e un terzo, messo a disposizione dalla Regione, come cofinanziamento. Ad annunciare la piena disponibilità statale all’operazione era stato il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Michele Dell’Orco, a fine giugno, nel corso di un’audizione all’Ars convocata da Giancarlo Cancelleri e sollecitata dall’eurodeputato Ignazio Corrao, per creare un tavolo di confronto tra le parti interessate, individuando le competenze specifiche per tracciare un percorso e un cronoprogramma verso la continuità territoriale.
Quello della continuità territoriale è un vecchio pallino del M5S, che lo scorso febbraio, sul tema, ha avuto approvata una mozione all’Ars, primo firmatario Cancelleri, che impegnava il governo a spingere su questo versante con agevolazioni per gli spostamenti arerei, marittimi e ferroviari.