Categorie: Lettere

Scrive un genitore sulla bocciatura del figlio agli esami di maturità

Egregi Signori,

mi permetto di scrivervi senza l’intento di creare o di trasferire diffamazioni, bugie o altro. Il mio intento è quello di un genitore che vuole esprimere la propria rabbia o delusione per un’ingiustizia avuta nei confronti del proprio figlio. Premetto che il sottoscritto ha sempre elogiato, ha sempre portato avanti il rispetto verso la pubblica istruzione e verso tutti i docenti. Continuerò ad avere questa linea perchè mi sento di essere coerente e di aver trasferito sempre ai miei figli il rispetto e l’educazione verso chi svolge un grande lavoro. Oggi però voglio esprimere e dire quanto è successo in modo che si faccia tanta luce e tanta autoanalisi per quello che accade nelle aule di scuola durante gli esami di maturità nei vari Istituti. Dopo 5 anni di tanto sacrificio senza mai aver perso un anno, si arriva alla fase della maturità, il tutto lo si affronta con la massima diligenza e rispetto verso la scuola e verso i docenti. Per me la scuola è vista come una grande famiglia e si deve voler bene e accettare con dignità le loro decisioni, questo è quanto ho sempre trasferito ai miei figli…Oggi però non mi sento più di dire o di dare un giudizio perchè l’istituzione scolastica deve dare un esempio di correttezza, meritocrazia e anche cuore in un momento dove ce n’è tanto bisogno per i nostri giovani, sia verso chi la rappresenta e sia verso chi e chiamato a rappresentarla agli esami di maturità.  Mio figlio dopo 5 anni passati con rispetto, educazione, mai assenze, mai note e sempre partecipe ad ogni organizzazione scolastica  e dopo essere stato ammesso con un punteggio sopra la sufficienza si vede negare una maturità , tanta aspettata e tanta desiderata, solo perchè la valutazione fatta in poche ore non ha soddisfatto la Commissione esterna e di riflesso anche la commissione interna, che si è limitata solo a condividere quanto deciso, senza eccedere o impugnare la decisione, perchè oggi chi decide è il Presidente della Commissione con i rispettivi docenti esterni, avendo una percentuale del 95% di decisione , in quanto cosi ‘ ci è stato detto senza nessuna esclusione. Io posso anche capire e condividere, ma dati alla mano le Commissioni devono valutare il percorso dell’alunno e i docenti interni devono con la giusta discrezione far capire cosa e giusta fare in una fase molto delicata della vita di un alunno. Oggi mi sento di dire a tutti, sia ai membri esterni che interni, presidente, preside dell’Istituto Commerciale di Marsala: cosa avete concluso, cosa avete ottenuto? Il Presidente di una commissione deve vigiliare , deve osservare, deve controllare e se necessario intervenire sugli argomenti trattati , ma non può diventare un micidiale avversario, più forte e più temibile nei confronti di ragazzi inerti. Questa è un’ingiustizia che deve col passar del tempo scomparire, oggi l’esame lo dobbiamo vedere come una grande opportunità di crescita, specialmente nei ragazzi che hanno avuto un percorso formativo positivo. Io oggi faccio un appello perchè domani le stesse persone possono essere chiamate a svolgere lo stesso ruolo e creare tanti disagi in tante  famiglia, e consiglio vivamente a tutti di essere presenti agli esami dei propri figli per capire con realtà il modo con cui i docenti esterni e interni si pongono verso i nostri giovani che sono molto emozionati. Anche i nostri giovani devono capire che ormai nulla eè scritto e  scontato, tutto quello che facciamo lo dobbiamo fare in maniera forte e concreta per evitare queste delusioni. Oggi la maturita è un percorso che non si può negare solo perchè, c’è l’emozione o la confusione in un momento di panico assoluto. Questo percorso lo si può negare a chi non ha avuto mai rispetto per gli altri e per la scuola, ed allora l’alunno non deve essere ammesso, perché è giusto dare un segnale forte e deciso per chi non ha rispetto per il prossimo. A questo punto mi rivolgo ai signori della Commissione esterna e interna dell’Istituto Commerciale   nel dire che ormai tutto è scritto, firmato e timbrato relativo ai 5 ragazzi che non hanno ricevuto la maturità, però mi auguro che vi siate passati una mano nella coscienza e nel cuore nell aver fatto la cosa giusta sia per chi e stato bocciato e sia per chi e stato promosso.

Lettera firmata

 

Gentile signore, comprendiamo e accogliamo il suo sfogo. Gli esami di maturità sono uno snodo cruciale nella vita degli adolescenti. Ma, fortunatamente, la vita dà sempre la possibilità di recuperare, attraverso altri esami, altre tappe, altri appuntamenti. Senza voler scomodare nomi altisonanti che sono stati bocciati nel loro percorso scolastico prima di diventare autori di riferimento nella letteratura e nelle scienza, le assicuro che conosciamo tante ragazze e tanti ragazzi che sono stati capaci di trasformare una delusione o un intoppo a scuola in un trampolino di lancio per le loro vite. Auguriamo anche a suo figlio e ai suoi compagni di poter superare la tristezza e la rabbia di questi giorni per trovare nuove motivazioni e dimostrare a se stessi e a chi li ha valutati, forse ingenerosamente in quest’occasione, che avrebbero meritato una considerazione diversa. (V.F.)

redazione

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