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Il consigliere comunale Mauro Ruisi sulla giunta Surdi: “Grande difficoltà nel portare avanti l’ordinaria amministrazione”

L’esponente di ABC-Alcamo Cambierà, componente di minoranza della seconda commissione consiliare al bilancio, ha espresso le sue perplessità sulle politiche della maggioranza di governo della città. Il rappresentante politico ha anche precisato il rapporto di collaborazione con il Partito Democratico all’interno del Consiglio comunale, nato da una condivisione di valori che avvicina il movimento politico, nato nel 2012, sempre più ad una sinistra progressista.

In occasione dell’ultimo Consiglio comunale, sono state approvate le misure correttive per le criticità rilevate dalla Corte dei Conti sul bilancio del 2015, quando voi di Abc eravate all’opposizione. Adesso avete appoggiato la proposta di delibera. A distanza di tempo, qual è la vostra opinione su quanto fatto dalle precedenti amministrazioni per Alcamo?

L’approvazione delle misure correttive, secondo me, è un atto doveroso e dovuto da parte del Consiglio comunale e, quindi, anche della minoranza. Per questo motivo, noi abbiamo votato le misure correttive, perché intervengono su quelle che sono le tante criticità comunque rilevate nel 2015. In quell’anno, se non sbaglio, c’era l’amministrazione diretta dal commissario (Giovanni Arnone n.d.r.). Si trattava per lo più delle tante criticità che già più volte anche in sede di amministrazione Bonventre ( dimessosi nel giugno 2015 n.d.r. ) erano state fatte emergere dalla Corte dei Conti. L’amministrazione (Surdi n.d.r.), anche per il grande lavoro fatto dal Consiglio comunale, ha tracciato delle importanti linee correttive che noi ovviamente abbiamo votato perché sappiamo che sono nella direzione giusta. Speriamo che si passi dalle parole sostanzialmente ai fatti. È vero che in questa direzione non può essere fatto tutto e subito, ma, certamente, la strada da seguire è quella indicata dalle misure correttive.

Quest’anno l’approvazione del bilancio è avvenuta in ritardo rispetto a quello passato. Vi è stata un’intesa con il PD nella presentazione di alcuni emendamenti. È una collaborazione che potrà verificarsi anche in futuro e portare a progetti politici?

Al centro della nostra collaborazione, se così si può dire, c’è la condivisione di temi. Questo prescinde, secondo me, da coloro che poi sono i soggetti politici che condividono le iniziative, perché quando si parla del diritto allo studio, di tutela delle fasce più deboli, è chiaro che, se ci sono altre forze politiche con cui condividere questi temi, la nostra linea politica è: la porta è aperta a tutti. Riguardo strettamente alla collaborazione, noi ormai abbiamo maturato e ultimato il percorso formativo che tiene la nostra corrente, posso dire, a sinistra, nell’area progressista. Dal punto di vista strettamente operativo, ritengo che, al di là delle sigle, devono essere messi al centro i temi. Per cui, se un domani o nel presente si vorrà discutere di temi che hanno una connotazione, come ho detto, fatta di valori di centro-sinistra, progressista, allora noi siamo disposti a discutere.

Sono trascorsi due anni dall’insediamento dell’amministrazione Surdi. Qual è il vostro giudizio in merito? Ultimamente, siete stati in particolare molti critici sulla gestione e mantenimento della pulizia di Alcamo Marina.

Purtroppo, siamo costretti a fare politica dovendo constatare la grande difficoltà nel portare avanti l’ordinaria amministrazione. Questo è un tratto di continuità con le vecchie amministrazioni perché, purtroppo, questi problemi, che sono di vita concreta rispetto alla pulizia di Alcamo Marina e alcune problematiche, si riverberano poi sulla vivibilità della nostra cittadina non solo per gli alcamesi, ma anche per quanto riguarda il famoso aspetto turistico. È chiaro che, da questo punto di vista, si può e si deve assolutamente fare meglio. La criticità è però il fatto che è un peccato doversi ritrovare a fine luglio, in piena stagione estiva, a dover ancora discutere di pulizia della spiaggia. Non stiamo tanto più parlando di politica, ma di ordinaria amministrazione. Ritengo, comunque, che nessuna amministrazione abbia volontà, a prescindere da quello che è il suo orientamento politico, di creare queste difficoltà alla stessa cittadinanza. Tuttavia, il fatto che si presentino queste criticità non può che essere superato dall’auspicio di poter fare meglio e dalla speranza che vengano finalmente affrontate come ordinaria amministrazione.

L’11 luglio del 2016 si istituiva il Consiglio comunale. Qual è la sua opinione in merito all’attività svolta dall’organo elettivo fino ad oggi?

Devo dire che rispetto alle mie aspettative non ci sono grandi novità o, comunque, grandi cambiamenti. C’è una maggioranza molto compatta, che sostiene la giunta monocolore di questa città. Al di là delle poche questioni che hanno poi visto la condivisione da parte dell’intero Consiglio, purtroppo, non si è riusciti a fare un lavoro di tipo unitario rispetto ad altre tematiche. Il bilancio, per certi versi, è positivo nella misura in cui si è messa mano, finalmente, a tutta una serie di problematiche ataviche del comune, chiaramente con l’ausilio del Consiglio comunale. Però, in qualche modo, ritengo si possa fare anche meglio attraverso una migliore partecipazione e condivisione con la minoranza. Sarebbe il caso che il Consiglio comunale possa essere edotto rispetto a quelle che sono le scelte. Comunque, ancora il tempo è dalla nostra parte.

Ci sono dei provvedimenti che voi vi aspettate debbano arrivare in Consiglio comunale o, comunque, debbano avere una linea preferenziale?

Mi aspetto, innanzitutto, che il Dup, nella nuova programmazione, arrivi con ampio anticipo rispetto a quello relativo all’ultimo bilancio, in modo che il Consiglio possa avere il ruolo che la legge gli attribusce, cioè di programmazione, di indicatore di quelle che sono le linee generali che devono essere perseguite attraverso delle riletture periodiche. Già questo sarebbe fondamentale se riuscissimo ad avere, così come comunque si sta provando a fare in Consiglio, chiaro, e, a quel punto, potremmo finalmente avere delle politiche da attuare. In mancanza, devo dire, è tutto molto fantasioso. Devo dire che comunque si sta iniziando a lavorare alla nuova programmazione. Questo mi lascia ben sperare. Nel momento in cui si entrerà nel vivo, allora, certamente, la nostra forza proporrà le sue idee per Alcamo.

Linda Ferrara

redazione

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