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Matteo (Salvini) chiama quando arrivi…

Finalmente possiamo dire “e anche questo mondiale se lo semo levati dalle…” parafrasando da una scena di un film dei Vanzina, molto “natalesco”. Croazia brava, intelligente nell’azione, curata negli inserimenti, ma non è bastato a sconfiggere i simpaticissimi francesi (in contropiede sembrava giocassero in 50). Deschamps ha vinto tutto. Nel primo mondiale per i francesi era un giocatore, nel secondo (quello appena giocato) allenatore. Ci vuole culo.

Piccolo critica ai croati: e cambiatele ‘ste maglie. Dopo le partite le usate a tavola per mangiarci sopra la pasta col sugo?

Il giorno della finale il web in Italia ha messo al centro due episodi. Il primo: Cristiano Ronaldo che arriva a Torino, proprio mentre si sta giocando la finale del mondiale. Un caso? Non poteva arrivare in mattinata, ieri o domani? L’ha fatto per distogliere l’attenzione o per semplice soverchieria? ‘Sti portoghesi.

Secondo episodio, la presenza di Salvini alla finale. Proprio lui, l’attuale Wanna Marchi della politica italiana, in tribuna insieme a tanti altri Capi di Stato e personalità importanti provenienti da tutto il mondo. A fare discutere è un vecchio tweet di Salvini del 12 settembre del 2015 (regaliamoci un momento autocelebrativo…il giorno del mio compleanno). All’epoca la sua personalissima battaglia aveva un nome e un cognome. Si chiamava Matteo Renzi. Il tweet riporta testualmente “#Renzi annulla tutti gli appuntamenti di lavoro e vola a New York (chi paga?) per vedersi una partita di tennis. Che schifo. RUSPA”. Il web si è sbizzarrito a rivoltare la questione al contrario. Ma che vi frega se Renzi o Salvini partecipano ad un evento sportivo?

Comunque fra le immagini che girano in rete, troviamo un Macron che esulta come un matto e una “sventola” bionda e maggiorata che altro non è che la presidentessa della Croazia, sempre composta. E poi c’è lui, Salvini. Fa quasi tenerezza, solo, col telefonino in mano. L’impressione è che all’estero ci calcolino più o meno come farebbe Nicole Kidman se la incontrassimo per strada.

Non abbiamo potuto esultare per uno dei nostri goal. Non ci siamo riuniti per vedere le partite dell’Italia con la faccia a strisce. Eppure c’è una cosa che ci ha reso tutti UNITI, nonostante la nostra assenza. E quando dico tutti, dico tutti. Un sentimento comune domenica pomeriggio ha fatto vibrare l’anima di milioni di italiani. Una cosa che non si può descrivere con un tweet o con una ruspa in mano. Puoi votare Silvio, PDestra, 5 stelle (e scie chimiche) e persino Salvini pure se sei un siciliano da scogliera…ma quanto sono antipatici ‘sti francesi?

Ninny Bornice

redazione

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