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Consiglio comunale di Alcamo: approvate le misure correttive richieste dalla Corte dei Conti

È stato deliberato ieri sera il provvedimento amministrativo avente ad oggetto il superamento dei 13 punti di criticità evidenziate dalla magistratura contabile sul rendiconto del 2015 e sul bilancio di previsione 2016-2018. La capogruppo dei 5 Stelle, Noemi Scibilia “C’è una responsabilità politica che non riguarda né questa amministrazione né questo Consiglio comunale”.

Con 19 voti favorevoli ed un astenuto (Giovanni Calandrino di Sicilia Futura) è stata approvata dal Consiglio comunale la delibera che adotta le misure correttive concernenti le criticità accertate dalla Corte dei Conti nel 2017 nell’ambito del controllo sul rendiconto 2015 e sul bilancio di previsione 2016-2018. Tra le irregolarità della magistratura contabile segnalate nella delibera n° 214, infatti, erano stati sottolineati in particolare: il ritardo  rispetto ai termini previsti dalla legge dell’approvazione dei documenti del ciclo di bilancio; la difficoltà nella riscossione delle entrate proprie dell’ente; l’inadeguatezza del fondo contenzioso (dovuto all’assenza nel 2015 del registro relativo); l’assenza di strumenti per la verifica della corretta imputazione dei residui passivi necessaria alla determinazione del fondo pluriennale vincolato; l’assenza di misure di coinvolgimento dei dirigenti nell’accertamento della compatibilità dei programmi di pagamento; l’elevata presenza di debiti fuori bilancio; il mancato rispetto dell’obbligo di copertura dei servizi a domanda individuale ( il teatro e gli impianti sportivi); la mancanza di un piano organico di razionalizzazione della spesa; l’ assenza di misure organizzative per assicurare la tempestività dei pagamenti; la mancata implementazione della piattaforma di certificazione dei crediti; l’assenza della riclassificazione dell’inventario e dello stato patrimoniale del comune e la mancata tempestività, in particolare del tesoriere, della presentazione del conto. Nell’ambito delle criticità riscontrate dalla Corte dei Conti, inoltre, veniva chiesto all’ente di fornire l’evidenza contabile dell’avvenuta applicazione delle sanzioni, nel bilancio 2015, a causa della violazione del patto di stabilità del 2014. Già nel corso del 2017, l’amministrazione pentastellata, guidata dal sindaco Domenico Surdi, aveva adottato delle misure organizzative volte a superare alcune criticità, tra queste: l’istituzione del registro del contenzioso, adottando le linee guida della direttiva del segretario generale Vito Bonanno; l’implementazione della negoziazione assistita; l’istituzione di un data base per il monitoraggio della viabilità comunale; l’ottimizzazione  della gestione del ciclo passivo mediante la completa digitalizzazione dal 1° gennaio 2018 degli atti di liquidazione e il potenziamento operativo ed informatico dell’ufficio tributi. Tra le linee guide adottate con direttiva del segretario comunale vanno ricordate anche quelle per: procedere alla corretta e tempestiva istruttoria delle proposte di deliberazione per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio; assicurare la tempestività dei pagamenti e procedere alla ricognizione degli agenti contabili interni ed esterni. L’Aula Falcone-Borsellino, invece, ha: modificato il regolamento IUC, prevedendo che la riscossione della Tari avvenga nell’anno di competenza; proceduto alla ricognizione di tutti i servizi a domanda individuale erogati dal comune; approvato il regolamento per la compensazione fiscale; riclassificato l’inventario e lo stato patrimoniale; effettuato la ricognizione delle società partecipate dall’ente; approvato il regolamento sui controlli interni con il quale è stato disciplinato anche la procedura di accertamento di compatibilità degli atti autorizzatori di spesa e del cronoprogramma dei pagamenti con stanziamenti di cassa, responsabilizzando i dirigenti competenti. Infine, l’ente dal 1° gennaio 2018 ha aggiornato il software di contabilità in dotazione all’ufficio di ragioneria. Dunque, con l’approvazione da parte dell’organo elettivo della proposta di delibera, oltre a prendere atto delle misure correttive della Corte dei Conti, si è anche varato l’accertamento che nell’anno 2015 sono state applicate le sanzioni per la violazione del patto di stabilità dell’ente del 2014, comprese le decurtazioni delle indennità di funzione degli amministratori, e che sono state integrate le misure correttive già adottate dal comune, incaricando l’organo di revisione contabile a monitorare la concreta attuazione delle stesse. Il capogruppo dell’UDC Saverio Messana ha, così, commentato la proposta di delibera “Vorrei capire qualche passaggio: Direzione 1, urbanistica, c’è il dirigente. Ci sono delle sanzioni. Io non ho report. Non so nemmeno cosa c’è. Questo almeno è quello che dice la Corte dei Conti. Non ne so parlare. Io non so se voi ne sapete parlare. Direzione 2, l’avvocatura,  registro contenziosi in generale. Voi l’avete? -rivolgendosi alla maggioranza pentastellata- Io no. Non ne sappiamo parlare. Questo è il punto. Non è il punto all’ordine del giorno. È un discorso generale quello che non funziona. Direzione 4. La Corte dei Conti ci scrive: registro delle buche, perché pagate troppi debiti fuori bilancio. Registro delle buche della città di Alcamo. Dove sono? Direzione 4, dove siete? Battete un colpo se ci siete, perché paghiamo tanti danni ogni anno. Direzione 5 tributi. L’ho detto: 13 milioni di riscossione solo ( del tributo Tari n.d.r). Ma io dico, capisco sempre la riscossione dei tributi, partendo dalla contravvenzione di 50 euro, 100 euro, ma qua ci sono cose che dicono per decine di migliaia di euro su quel lato ( Tari n.d.r.)”, ed ha continuato “Questo comune è assente. Attenzione, avendo questi soldini noi non ce li mettiamo in tasca, ma dobbiamo dare dei servizi, dei servizi importanti, cari colleghi, che magari in questo momento, per tanti motivi, capisco non li possiamo dare. Non solo non li possiamo dare, ma siamo responsabili, assolutamente, responsabili. Pure personalmente, se non ci siamo capiti. Allora, io non ci sto più caro segretario (Vito Bonanno nd.r.).Voglio dare un mio contributo, un nostro contributo, come minoranza, come dice lei signor sindaco, spesso. Qua, per farlo in maniera corretta, senza metterci la maschera su queste cose, senza dire «Sono roba di maggioranza». Questo non lo diciamo, signor sindaco. E di questo ne deve dare atto a questa minoranza, perché siamo persone serie. Questo è il punto della situazione”.

La capogruppo dei 5 Stelle, Noemi Scibilia, è intervenuta dopo il contributo del collega di minoranza “Bisogna evidenziare che c’è una responsabilità politica. C’è una responsabilità politica che non riguarda né questa amministrazione né questo Consiglio comunale. Si parla del rendiconto 2015. Dal 2015 ad oggi, anzi, dall’insediamento di questa giunta e di questo consiglio comunale, sono state fatte diverse delibere, che hanno apportato delle misure correttive a quelle che erano le criticità che evidenzia in maniera puntuale la Corte dei Conti”, ha affermato la consigliera comunale. Poi, ha continuato “Dal mio punto di vista c’è stata un’erronea e, soprattutto, una mancanza di attenzione alla cosa probabilmente più importante che oggi rileva la Corte: il cambio di regime con la contabilità armonizzata. Dal 2011, già c’erano comuni che sperimentavano la contabilità armonizzata. Dal 2015 a qua, si è arrivati che nessuno era consapevole che stava cambiando tutto, che cambiava il modo di fare il bilancio comunale. E questo non può essere attribuito né a questa amministrazione né a questo Consiglio che con delle delibere consiliari hanno fatto delle vere azioni politiche: modifiche per quanto riguarda la riscossione”. Su questo argomento, la capogruppo grillina ha poi dichiarato “Nessuno si era interessato in questo ente, fino ad oggi, di riscuotere. E c’è una responsabilità evidente”. Successivamente, la consigliera pentastellata ha aggiunto “Non può non essere evidenziata una cosa che riguarda il 2015: il riaccertamento straordinario che è, probabilmente, il passaggio fondamentale e che nessuno è riuscito a comprendere bene all’interno di quest’ente. Cioè, come diceva lei (consigliere Messana n.d.r.) ci sono 13 milioni di euro che possono essere ricondotti alla sola Tari, 13 milioni di euro di residui attivi che falsano, probabilmente, lo dice la Corte dei conti, non lo dice il consigliere Scibilia, il bilancio”. In seguito, l’esponente grillina ha esposto le conseguenze del riaccertamento straordinario avvenuto nel 2015 con delibera dell’allora commissario Giovanni Arnone che portò alla luce un disavanzo di quasi 5 milioni di euro, ripianato facendo ricorso all’avanzo per investimenti e ad un mutuo trentennale, che ha impegnato il Comune di Alcamo per i prossimi decenni per l’appunto. La consigliera Scibilia ha poi evidenziato l’opportunità che il Consiglio comunale venga a conoscenza di come doveva essere ed è stato effettuato il riaccertamento del 2015 a seguito della richiesta della Corte dei Conti sulle delucidazioni in merito al piano per coprire il disavanzo. Il contributo della capogruppo dei 5 stelle è stato seguito da quello della collega grillina Laura Barone “ Mi viene una battuta di lei, signor Sindaco: ma dobbiamo vedere veramente i muri crollati per parlare di macerie? Ovviamente, in senso metaforico della parola. E siamo sempre là. Perché la Corte dei conti ci ordina l’adozione delle necessarie misure correttive? Qua bisogna correggere il tiro. Qua dobbiamo correggere l’impalcato della struttura del Comune di Alcamo. Ed è quello che è stato fatto. E lo ricordo. Noi siamo qui da due anni, giusto, magari, per ricordarlo”. Dopo è intervenuta dai banchi dell’opposizione la democristiana Anna Allegro, la quale ha affermato rivolgendosi al presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso, “Presidente, non serve essere una giurista, un’economista, anche perché non lo sono, per capire da una lettura della delibera, anche delle deduzioni della Corte dei Conti, che questo ente non era preparato all’arrivo del bilancio armonizzato. Leggendo, sempre un po’ da incompetente, noto che la Corte bacchetta tantissimo il nostro ente sul riaccertamento straordinario. In poche parole, è stato fatto male. Non è stato fatto voce per voce, da quanto ho capito”. Dopo la consigliera comunale ha aggiunto “La parola che mi fa più paura è «stagione di disavanzi occulti». Beh, noi ci affidiamo agli uffici, ci affidiamo ai segretari generali, alle amministrazioni. Noi, Consiglio, siamo un organo di controllo che, però, è chiamato a deliberare, a votare ogni anno i bilanci di previsione e i consuntivi, prendendoci noi, nell’alzata di mano, la responsabilità ogni volta che viene dichiarata una cosa dall’ufficio, dall’amministrazione. Io, stasera, votando queste misure correttive, diventando regole da rispettare e da seguire, invito il Consiglio comunale a vigilare sull’attuazione di tutte le misure correttive importantissime, perché se questo non avvenisse, se la Corte dei Conti in un altro controllo dovesse evidenziare ciò che ha evidenziato, beh, inviterei il Consiglio a mandare i prossimi bilanci e i prossimi rendiconti ai commissari, perché non è giusto che noi ci prendiamo la responsabilità di chi ci dovrebbe tutelare, in un certo senso, e che di fatto non ne paga poi le conseguenze”. Il segretario comunale Vito Bonanno è intervenuto nel corso del dibattito in Aula Consiglio per dare dei chiarimenti, in merito alla possibilità di un periodo di sperimentazione per i comuni prima della entrata a regime della riforma sull’armonizzazione, richiesti dalla consigliera comunale Laura Barone. Nel biennio 2012-2013, ha spiegato il dottore Bonanno, è stata data questa opportunità agli enti che si dovevano adeguare alla riforma del 2011. Il termine previsto per l’adesione è stato anche riaperto nel 2013, e per quegli enti che aderivano, ma che contestualmente dovevano anche informatizzare l’ente, è stato previsto pure uno sconto sul patto di stabilità. Un’occasione, dunque, persa all’epoca dal Comune di Alcamo. Nel corso della seduta consiliare, durata circa tre ore, sono stati approvati anche due debiti fuori bilancio.

Linda Ferrara

redazione

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