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L’ex preside della Scuola Ranna interviene: “Politica scolastica poco attenta”

Leggendo l’articolo pubblicato sul Vostro giornale del 5 luglio 2018 a nome della mia “cara” Vicepreside, Prof.ssa Mariella Nicolosi, persona alla quale sono profondamente grato, di grande spessore culturale e umano e di non comuni capacità espressive, con la quale ho condiviso 6 anni della mia carriera scolastica nella qualità di Dirigente, non posso non intervenire nell’annosa questione del dimensionamento dell’I.C. “Giovanni Paolo II” di Ranna – Marsala. Ho lavorato per questo Istituto con tanto piacere e voglia di far bene privilegiando tutto il territorio, le tante famiglie che vi abitano e soprattutto i miei cari alunni che si sono sempre distinti nella frequenza degli Istituti Superiori per la loro preparazione culturale e per la loro educazione.

Certo il dimensionamento di questo Istituto Comprensivo ha molteplici cause che vanno attenzionate e analizzate affinchè l’opinione pubblica prenda coscienza dei motivi e delle cause per cui ciò è avvenuto. Sicuramente il decremento del numero degli alunni, negli ultimi anni, ha contribuito a tale dimensionamento. A mio avviso, però, ci sono state altre cause da ricercare all’interno dell’Istituto. Gli ultimi 2 anni scolastici hanno accentuato, sicuramente, tale problematica, quando da parte del nuovo Dirigente Scolastico è stato affrontato il problema del dimensionamento non nel giusto modo e con l’attenzione che meritava. In vero il sottoscritto, anni prima, aveva effettuato diverse richieste di annessione all’Istituto dei 2 plessi che si trovano territorialmente vicini alla sede centrale e cioe’ il plesso “ Mothia” di C/da Spagnola ed il Plesso “Meli” di C/da Addolorata che appartengono all’I.C. “Sturzo” di Marsala. Nessuno, però, ricordo, aveva recepito tali richieste ripetute negli anni, tantomeno i politici.

Il mio era quasi un presentimento e tutto il mio staff appoggiava tale proposta per acquisire i due plessi. Se, però, alla diminuzione degli alunni si è aggiunto il mancato coinvolgimento dei genitori nè tantomeno quello del Personale scolastico da parte del Dirigente, il quadro della situazione diventa chiaro e lampante. Non si può gestire una scuola non ricevendo i genitori in presidenza e quindi non coinvolgendoli nell’azione educatica d’Istituto. Non si puo’ dividere il Corpo Docente dei 3 ordini scolastici creando continui malumori fra gli stessi. Sono dell’avviso che la gestione della politica scolastica negli ultimi 2 anni sia stata poco oculata, privilegiando l’informatizzazione dell’Istituto, cosa del resto ineccepibile, a discapito, pero, di quelle problematiche che meritavano maggiore attenzione.

Sono molto dispiaciuto di quanto accaduto, del resto , anche qualche mia sollecitazione scritta al nuovo Dirigente Scolastico e al Consiglio di Istituto, durante il corso dell’anno scolastico sulla Torre Culetta su cui per tanto tempo si era lavorato alacremente con il coinvolgimento del Personale Docente è caduta nel vuoto. Il “Museo della civilta’ contadina”, tanto auspicato dal territorio dentro quella Torre è rimasto una bella chimera e quegli attrezzi agricoli recuperati qua e là nelle varie scuole e restaurati dal Personale Docente con apposito Corso di formazione , sono ancora lì in attesa che qualcuno di buona volontà metta mano al Progetto iniziato e mai concluso e apra finalmente quel portone facendo rivivere l’antica civiltà contadina “memoria storica necessaria per progettare il futuro e per anticiparlo nel cambiamento (grazie Mariella per queste ultime bellissime parole).

Giuseppe Lucio Pellegrino

redazione

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