Con l’opera “Aida” di Giuseppe Verdi, andata in scena sabato 30 giugno, l’Anfiteatro Romano di El Jem, in Tunisia, ha ritrovato tutta la sua grandezza. Un edificio millenario, di commovente bellezza, con la sua arena, testimone di un passato ricco di storia, consacrato anche da Hollywood in alcune scene de “Il Gladiatore”.
Una produzione visionaria targata Ente Luglio Musicale Trapanese, con musicisti e coristi italiani e tunisini (45 i componenti l’orchestra italiani e 30 quelli maghrebini, 60 i coristi provenienti dall’Italia e 15 i maghrebini) che hanno dato vita ad un’interpretazione dell’Aida coinvolgente e convincente che il pubblico di El Jem ha sottolineato con applausi scroscianti ad ogni aria, ad ogni scena. Anche le maestranze provengono da entrambe le sponde del Mediterraneo, italiani e tunisini hanno condiviso l’arte del costruire le scene teatrali.
L’Aida non andava in scena in Tunisia da più di 60 anni. Tremila spettatori hanno gremito le gradinate e il parterre del meraviglioso Anfiteatro Romano di El Jem, restituendo all’opera la sua dimensione più squisitamente popolare e vera.
Un progetto realizzato con il patrocinio del capo del governo tunisino, Youssef Chahed, che tra il pubblico ha visto la presenza di Mohamed Ennacer, Presidente dell’ARP (Assemblée des représentants du peuple), di Mohamed Zine El Abidine, Ministro degli Affari Culturali, e Lorenzo Fanara, Ambasciatore d’Italia a Tunisi, oltre ovviamente, a Giovanni De Santis, direttore artistico e consigliere delegato dell’Ente Luglio Musicale Trapanese.
«La musica non ha appartenenze. Per questo è un formidabile strumento di dialogo e di comunione tra i popoli. L’armonia dell’orchestra e del coro italo-tunisini ne sono eloquente testimonianza», così dichiara Giovanni De Santis, che aggiunge «dobbiamo pensare al Mediterraneo come un continente, fatto di terra e di mare, culla di civiltà e di pensiero. Un continente con paesi che hanno una radice e una storia comune, testimoniata da un patrimonio architettonico come quello archeologico della Sicilia, che renderebbe imbattibile sui mercati un’offerta turistico-culturale integrata tra Sicilia e Tunisia. “Aida”, una delle opere più famose e rappresentate al mondo, qui sigilla e rinnova gli antichi legami di amicizia che nei millenni hanno segnato la storia del Continente Mediterraneo».
Le note dell’inno nazionale tunisino e dell’inno nazionale italiano, interpretati dall’orchestra transfrontaliera hanno reso unica l’atmosfera sotto il cielo stellato di El Jem. Con la bacchetta del direttore d’orchestra Andrea Certa e la regia di Raffaele Di Florio, l’opera ha inizio. I raffinati costumi di Paolo Rovati, un allestimento di estrema bellezza, un coro affascinante, ricco di virtuosismi, capace di una forza interpretativa commovente, preparato dal Maestro Fabio Modica.
«Abbiamo raggiunto l’obiettivo di mettere in scena uno spettacolo così complesso in uno scenario unico al mondo, grazie ai solisti, al coro, a tutto lo staff tecnico del Luglio Musicale e ad una eccezionale orchestra italo-tunisina», così afferma Andrea Certa, direttore d’orchestra nonché responsabile della programmazione lirica dell’Ente Luglio Musicale Trapanese.
E poi gli interpreti principali hanno dato vita ad un affresco armonico di colori e sonorità: Aida, Maite Alberola (soprano); Amneris, Daniela Diakova (mezzo-soprano); Radames, Dario Prola (tenore); Ramfis, Andrea Comelli (basso); il Re d’Egitto, Enrico Rinaldo (basso); Amonasro, Giuseppe Garra (baritono); la grande Sacerdotessa, Luciana Pansa (soprano); il Messaggero, Giuseppe Infantino (tenore).
Più di 150 artisti tra orchestrali, cantanti di fama mondiale, coristi, ballerini e comparse che hanno trasportato il pubblico di El Jem in una Tebe del tempo dei faraoni, dove si è dipanata la storia amorosa tra Aida, principessa etiope caduta in schiavitù, e Radames, ufficiale egiziano.
Partner di alto profilo, in questa tournèe quali l’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, il Ministero degli Affari Culturali della Tunisia, il Festival International de Carthage, il Théâtre de l’Opèra de Tunis, il Festival International de Musique Synfonique d’El Jem, l’Orchestre Symphonique Tunisien, l’Orchestre de l’Opera de Tunis, il Choeur de l’Opera de Tunis, il Ballet de Tunis.
Il 5 luglio, l’Aida si replica all’Anfiteatro di Cartagine.
[su_slider source=”media: 105467,105466,105465″ width=”1020″ height=”800″]