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Marsala, verso lo scioglimento dell’istituto comprensivo di Ranna

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra tutti i presidi di Marsala. All’ordine del giorno il piano di dimensionamento per il prossimo anno scolastico.

Per “prossimo”, ci è stato spiegato, si intende l’anno scolastico 2019/2020, visto che per quello che va ad iniziare a settembre non ci saranno più il tempo utile per metterlo in essere. Del resto anche la regione Sicilia si è espressa in tal senso. Stiamo parlando di Regione in quanto la nostra, a statuto speciale, ha competenza in materia. Nel corso dell’incontro è emerso che l’istituto comprensivo Giovanni Paolo II, che fa capo ad alcune contrade del versante nord della città, non raggiungendo il numero minimo di iscritti, viene soppresso e per quanto riguarda il prossimo anno scolastico verrà gestito “a scavalco” in attesa dello scioglimento vero e proprio che avverrà nell’anno successivo. Occorre dire che comunque per mettere in atto le conseguenze di tale atto, occorreranno alcuni passaggi burocratici “trapanesi e palermitani”. Che cosa comporterà la chiusura dell’istituto? Abbiamo cercato di capire chi erediterà il bacino d’utenza degli studenti che frequentano i plessi della zona che ricadevano sotto la giurisdizione dell’istituto che va verso la soppressione.

Nel corso dell’incontro tra i dirigenti scolastici, presente l’assessore alla pubblica istruzione Anna Maria Angileri, si sono delineate due possibili soluzioni. La prima riguarda l’individuazione di un istituto marsalese a cui accorpare l’ormai ex Giovanni Paolo II. In pratica tutti gli studenti e il personale scolastico andrebbero ad aggiungersi alla “dotazione” di un solo istituto del marsalese. Altra possibilità sul tappeto è stata quella di smembrare i vari plessi e di accopparli con altre direzioni didattiche, nella fattispecie con tre di esse. E’ prevalsa all’unanimità questa seconda soluzione. In pratica se si darà seguito a questa proposta, nell’anno scolastico 2019/2020 verranno accorpati al circolo didattico di via Sirtori, all’istituto comprensivo Stefano Pellegrino e al Mario Nuccio:

“E’ prevalsa questa indicazione – ci ha detto la preside di quest’ultimo istituto, Mariella Parrinello – per evitare di ritrovarci nei prossimi anni a discutere di altri eventuali soppressioni. Si tratta di addizionare alla dotazioni che già hanno questi istituti, quelle provenienti dal dimensionamento. Sulle preoccupazioni espresse da qualche collega, occorre precisare che attualmente soltanto al sede centrale di Ranna è dotata di personale amministrativo. In pratica per i plessi distaccati non cambierà nulla. Per quanto mi riguarda personalmente, se tale decisione diventasse operativa, lascerei la presenza di personale della segreteria nel plesso attuale di Ranna, per permettere ai genitori degli alunni che dovessero averne la necessità, di potere accedere agli uffici preposti”.

Naturalmente la politica si sta mobilitando secondo la propria visione del problema. Non è escluso che nella riunione del consiglio comunale di giovedì prossimo l’argomento arrivi all’attenzione dell’Aula.

“Si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui l’Istituto Scolastico comprensivo “Giovanni Paolo II” che racchiude nel suo seno parecchi plessi scolastici tra Scuola Media, Elementare e dell’Infanzia e più nello specifico i plessi di c/da Ranna e San Leonardo Cutusio, a causa della contrazione del numero di alunni iscritti ed in base alla normativa vigente sui livelli minimi di iscritti, sia a rischio di soppressione dell’ufficio di Dirigenza Scolastica per accorpamento ad un altro Istituto di Marsala centro – scrive, tra le altre cose, il Movimento Civico ProgettiAmo Marsala -. Non si può non rilevare l’assurdità di una simile scelta che, se venisse attuata dagli uffici competenti, andrebbe solo a discapito della popolazione del versante nord della città. Un siffatto smembramento inoltre, andrebbe ad incidere anche sul personale scolastico, docente e Ata che rischierebbe di passare da situazioni ormai consolidate nel tempo a situazioni di precarietà. Alternativa a tale soluzione potrebbe essere l’accorpamento all’ Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” della scuola elementare “Mothia”, cui attualmente sono iscritti circa 140 alunni, che insiste nel territorio nord a poche centinaia di metri dagli altri plessi del “Giovanni Paolo II” e che invece, per ragioni incomprensibili, fa parte dell’istituto comprensivo “Luigi Sturzo – Sappusi” del centro Città, sito a parecchi chilometri di distanza”.

Secondo il movimento civico tutto accade nel silenzio delle organizzazioni sindacali e della politica locale. “Questo Movimento – conclude la nota – non resterà in silenzio, vigileremo e daremo voce a tutti i cittadini di Marsala, siano essi appartenenti al centro città, alla zona sud o alla zona nord del nostro territorio”.

”.

Gaspare De Blasi

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