Per l’anno in corso, sono stati impiegati 4 milioni di euro nella realizzazione dei lavori pubblici mediante risorse dell’ente. Con i finanziamenti regionali, invece, si sosterranno l’illuminazione pubblica e l’edilizia scolastica.
È stata approvato durante la seduta consiliare di ieri pomeriggio, con 14 voti favorevoli della maggioranza pentastellata, il Piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 della città. Sei sono stati, invece, i consiglieri comunali di minoranza che hanno votato in modo contrario: Camarda, Calandrino, Cracchiolo, Dara, Norfo, Pitò. Invece, si sono astenuti: Allegro, Messana.
La delibera concernente il Piano triennale è arrivata in Aula Falcone-Borsellino con quasi un anno di ritardo, considerato il fatto che per legge dovrebbe essere approvata entro il mese di luglio, così come il Documento Unico di Programmazione. Tuttavia, sforzi per anticipare la pianificazione dell’agenda politica, almeno nei primi sei mesi dell’anno, sembrano essere stati fatti rispetto al passato. Purtroppo, nonostante il Piano triennale 2018-2020 avesse ricevuto, a fine marzo, l’ok dalla giunta, guidata dal sindaco Domenico Surdi, a causa del rallentamento subito dal Documento Unico di Programmazione, atto propedeutico al suddetto Piano e al bilancio di previsione, si è giunti alla convocazione urgente del Consiglio comunale soltanto ieri. Prima della discussione sul Piano, infatti, l’Aula consiliare ha dovuto esprimersi sull’opportunità dell’urgenza della convocazione, passata con i 14 voti favorevoli della maggioranza grillina. Le motivazioni, anticipate dal presidente del Consiglio comunale, Baldo Mancuso, in sede di conferenza dei capigruppo, sono state ribadite dall’assessore Vittorio Ferro, nel suo intervento in Aula Consiglio. Nella stessa giornata di ieri infatti è stato prima espresso il parere al Piano triennale in terza commissione e poi è stata votata la delibera all’interno dell’organo elettivo, a distanza di alcune ore, allo scopo di conseguire alcuni finanziamenti regionali e, in particolare, quello sull’edilizia scolastica. Dunque, per partecipare all’avviso regionale in scadenza, occorreva finanziare al più presto i progetti concernenti diversi istituti comprensivi comunali. Inoltre, a seguito della recente istanza accolta sul finanziamento regionale per interventi sulla vulnerabilità sismica delle scuole, “condizione imprescindibile – ha spiegato l’assessore Ferro – per poter partecipare al bando sopracitato, sarebbe stato un peccato farsi scappare questa opportunità”.
Detti tempi ristretti, hanno però irritato l’opposizione che tramite le parole del consigliere comunale, Gino Pitò, del gruppo politico federato ABC-Alcamo Cambierà, ha sottolineato il proprio disappunto al momento della discussione sulla delibera del Piano triennale, tracciando la differenza con quanto avvenuto per l’approvazione del Piano dell’anno scorso votato anche dalla minoranza “ Nel 2018 ci ritroviamo con una commissione che, non ho avuto il tempo di contarle ma saranno state una quindicina di sedute, alla fine di queste 15 sedute, scrive, non lo scrivo io, fra l’altro ero assente, che si rammarica, una commissione composta esclusivamente da componenti della maggioranza, del fatto che tutte le indicazioni date dalla stessa non sono state rispettate, tranne una sola. Questo lo scrive la maggioranza, non lo scrivo io. Ed è corretto, è così. Si è rotto qualcosa tra l’amministrazione e il Consiglio. Questo non funziona, non va bene, perché così il consigliere non può dare alcun tipo di contributo”. Inoltre, il consigliere Pitò ha ribadito il fatto di condividere gli interventi illustrati dall’assessore all’urbanistica Ferro e dall’ingegnere Parrino, ma non il metodo.
Alle critiche venute fuori dal contributo del consigliere Pitò si è opposto il presidente della terza commissione, Antonino Asta (detto Nino), il quale ha espresso a gran voce il suo disappunto: “Intanto vorrei ricordare, a chi ci invita sempre a studiare, ad essere più presente in commissione, non come oggi. Se non ricordo male è entrato alle 10.03 e alle 10.23 è uscito dicendo che tanto eravamo in quattro e ce lo potevamo fare da soli. Quindi, gli inviti che fa agli altri, il rispetto che chiede agli altri, lo faccia pure per noi: il rispetto di rimanere in commissione perché c’è chi ha fatto il verbale che lei ha ricevuto alle 15. C’è chi l’ha fatto, chi l’ha scritto, fino alle 14.30. Il rispetto è per tutti. Quando a qualcuno gli arriva il verbale alle 15, vuol dire che qualcuno fino alle 14.30 scriveva il verbale su questo Piano triennale. I tempi erano sicuramente ristretti, ma la responsabilità evidentemente qualcuno se la sente”. Il consigliere Asta ha, poi, illustrato all’Aula l’emendamento firmato dai soli componenti di maggioranza della commissione competente in materia. Nello specifico, sono state aumentate le somme relative alla realizzazione del parcheggio ad Alcamo Marina, zona Catena, previste per il 2018, da 200 mila a 350 mila euro. Inoltre, per il 2020 è stata destinata la somma di 1 milione e 700 mila euro per la ristrutturazione del patrimonio edilizio scolastico. Tale provvedimento insieme ad un altro emendamento portato all’attenzione del Consiglio comunale sono gli unici ad essere stati presentati.
Il Piano triennale è stato illustrato, in prima battuta, dal neo incaricato vicesindaco, Vittorio Ferro, e poi dalla dirigente, l’ingegnere Anna Parrino. Nello specifico, l’assessore Ferro si è soffermato sulle due opere più importanti che riguardano il 2018: l’illuminazione del Corso VI Aprile (110 mila euro), finanziata con fondi comunali e la cui direzione dei lavori verrà affidata all’esterno; e la sostituzione di quella presente ad Alcamo Marina ( 990 mila euro), attraverso cui in totale verranno cambiati circa 932 punti luce, mediante risorse regionali, e che dovrebbe condurre ad un importante risparmio del 60 % per le casse comunali. Inoltre, il progetto prevede anche l’abbassamento dei sensori per la rilevazione del traffico, per la rilevazione della qualità dell’aria, per la messaggistica, l’istituzione di una colonnina per la ricarica elettrica e il wi-fi in zona Battigia. Per quanto riguarda gli investimenti sulla località balneare va ricordato che per quest’anno è stata fissata la cifra di 180 mila euro (fondi comunali) per la manutenzione e riqualificazione della viabilità, piazzali e cura del verde. Con risorse regionali verrà finanziato, per un importo di 960 mila euro, il rifacimento dell’illuminazione pubblica di Alcamo. Inoltre, la dirigente comunale, Anna Parrino, si è soffermata sul finanziamento regionale concernente l’edilizia scolastica (2 milioni e 830 mila euro in tutto) con cui si prevedono interventi sul risparmio energetico, impermeabilizzazione, abbattimento delle barriere architettoniche. Una novità importante di questo Piano triennale è certamente quella sull’accordo quadro che prevede, una volta espletata la gara, il pronto intervento della ditta o ditte che si aggiudicheranno i lavori, dalle quattro alle sei ore dalla segnalazione, sia per guasti che riguardano l’illuminazione, sia per la rete idrica e fognaria. Ciò, dovrebbe consentire un’importante riduzione dei tempi per la riparazione in caso di danni. Per il 2018, le somme a disposizione per la manutenzione ed efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica, tramite accordo quadro, per l’appunto, ammontano a 200 mila euro. Per quella sulla rete idrica e fognaria sono 100 mila euro le risorse messe a disposizione all’interno del Piano e sempre per quest’anno. Oltre un milione di euro per la manutenzione della viabilità interna, esterna e rurale, finanziata con fondi comunali, costituisce di sicuro l’investimento più sostanzioso e che porterà nei prossimi mesi diversi cantieri in città. La manutenzione delle strade verrà espletata inoltre attingendo dal database in cui sono contenute le segnalazioni dei cittadini alcamesi e mediante il sopralluogo degli uffici comunali. Invece, 330 mila euro saranno destinate alla manutenzione straordinaria della rete idrica e fognaria. In totale sono quasi 4 i milioni impiegati per le opere pubbliche nel 2018. Durante il dibattitto, il consigliere del partito democratico, Filippo Cracchiolo, intervenendo in Aula ha anticipato la sua posizione sul Piano triennale “Quando un consigliere comunale decide di votare o non votare un Piano triennale delle opere pubbliche, non è che lo fa con riferimento al singolo intervento. Non è che lo fa con riferimento all’intervento di riqualificazione degli edifici scolastici e di tutto quanto riguarda gli interventi antisismici, ma lo fa con un ragionamento che è complessivo. Cerca di capire questa amministrazione, l’amministrazione 5 stelle, verso quale direzione vuole andare, quale prospettiva ha per la città, quale visione ha per la città. E se io da consigliere comunale di opposizione, e sono fiero di essere un consigliere comunale di questa città e di opposizione perché così hanno scelto i cittadini, non riesco a intravedere la visione, la strategia che questa amministrazione ha, il mio voto non può essere favorevole a questo Piano triennale. Ne va della mia credibilità, del mio fare politica, del dare il mio contributo alla politica, del mio contributo alla città, così come abbiamo fatto in sede di Documento Unico di Programmazione”. Diverse sono state, durante la seduta consiliare, le dichiarazioni di voto dei consiglieri comunali che hanno espresso le loro contrapposte posizioni. Innanzitutto, quella del neo capogruppo dell’UDC, Saverio Messana, in collisione oramai con la collega di partito Rita Norfo: “Noi siamo una minoranza che vuole fare, vuole parlare. Però, mi consenta – rivolgendosi all’assessore Ferro- io parlo per me perché è giusto che sia così. Non abbiamo avuto il tempo materiale e non ho neanche avuto il tempo di disturbarla come assessore, per capire le carte meglio. Altro è fare le cose in commissione quando le studi e le approfondisci. Giustamente, sei più preparato. Io capisco gli altri colleghi con il bilancio. La seconda commissione è più avvantaggiata: ha avuto modo di studiarlo, di stare seduta ore intere. Ecco, io dico di avere rispetto, assessore, assolutamente rispetto. Io ho rispetto per voi, ma anche lei deve avere rispetto per noi. Perciò, io e la mia collega Anna Allegro, assessore, questa sera non voteremo favorevolmente questo Piano e siamo dispiaciuti, perché almeno io, non ho capito bene alcuni passaggi. Non lo voto contro, ma ci asteniamo, in attesa che il prossimo anno, mi creda, io il Piano Triennale lo voglio votare assessore”.
Ha espresso, invece, in maniera contraria il suo voto il gruppo ABC-Alcamo Cambierà attraverso le dichiarazioni della consigliera comunale Caterina Camarda, la quale ha affermato: “Siccome io sento forte il senso di responsabilità e sento forte il senso del mio votare dentro quest’Aula e, come ho detto anche altre volte in passato, io mai, fino alla fine del mandato, diventerò una mera esecutrice di voto ad alzata di braccio fino a se stessa, siccome non siamo stati messi nelle condizioni, per i motivi che sono stati ampiamente già esposti in quest’Aula, di rappresentare i cittadini e dare un indirizzo chiaro, e lavorare veramente e fattivamente sul punto, io non mi sento di votare favorevolmente questo Piano e per questo, non annuncio l’astensione, ma annuncio voto contrario non foss’altro perché sento questo senso di svilimento del mio ruolo che spero, prima o poi, mi abbandonerà prima della fine del mandato”. Come sopra anticipato, in maniera differente al resto del suo partito si è pronunciata l’uscente capogruppo dei democratici cristiani, Rita Norfo: “Per il metodo, per la mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri di opposizione, e in particolar modo io sento che mi è stato mancato di rispetto, voterò contraria a questa delibera”, ha dichiarato la consigliera comunale. Ironico è stato l’intervento del consigliere pentastellato Nino Asta, il quale ha affermato: “Noi voteremo favorevolmente perché evidentemente abbiamo avuto più tempo degli altri per studiare la delibera. Evidentemente, siamo più bravi di altri o siamo supereroi come ci definisce qualcun altro. Secondo me, era molto semplice visto che riguardava moltissime voci presenti nel DUP. Quindi, le uniche voci che sono cambiate sono solamente quelle delle scuole e quella dell’illuminazione pubblica. Non penso che è cambiato tanto. Evidentemente, c’è stata una difficoltà di comunicazione”.
La votazione sull’immediata esecuzione della delibera è terminata con 14 voti favorevoli (maggioranza 5 Stelle) e 8 astenuti (tutta la minoranza presente in Aula Consiglio).
Linda Ferrara