Categorie: AperturaIo la penso così

Quello che non si è fatto

Tra “sovranismi, respingimenti, summit e quant’altro, arriva la notizia che dovrebbe fare aprire gli occhi al governo in carica e fischiare le orecchie a quelli precedenti. Secondo l’Istat in Italia 5 milioni di persone vivono in stato di povertà assoluta. Di questi tanti anzi tantissimi, sono bambini. Povertà assoluta significa difficoltà, come si dice dalle nostre parti, a “mettere la pentola”. Capito? I bimbi prima del vaccino (è un argomento divisivo, lo sappiamo bene), degli scuolabus gratuiti, dei libri per studiare, hanno bisogno di mangiare e i familiari non sanno cosa più cosa fare. Questa è povertà assoluta. Poi si aggiunge la povertà relativa (forse pranzano un giorno si e un altro no?). Disoccupazione in aumento e sfruttamento quasi legalizzato, hanno fatto lievitare il fenomeno. La gente non trova lavoro e se lo trova guadagna due soldi. Ancora una volta, a soffrire maggiormente è il meridione d’Italia dove l’incidenza della povertà assoluta aumenta sia per le famiglie sia per gli individui singoli. Secondo i dati il peggioramento si è registrato nei comuni di area metropolitana (per esempio Roma, ma lì si sa, la colpa è esclusivamente della Raggi..) e nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti. Ma, annota l’Istat, anche nelle aree metropolitane del Nord, sia nei centri che nelle periferie, la povertà è aumentata. Se volessimo fare un’analisi del flusso del voto alle scorse politiche o alle recenti elezioni amministrative in queste realtà, scopriremmo che in tanti, tantissimi hanno votato al sud per il Movimento 5 Stelle e al Nord per la Lega. Che c’entra? C’entra, c’entra: i due partiti che stanno governando adesso, sono stati gli unici a collocarsi all’opposizione dei governi a guida tecnica o Pd degli ultimi anni. Nella formazione del consenso la gente ha inserito la sua povertà, bocciando chi c’era. Se ha fatto bene oppure no, lo dirà la storia (e la fame). Di certo la popolazione si è scocciata nel sentirsi dire che le cose stavano migliorando mentre passando dalla cucina trovava i piatti vuoti. E allora si è regolata di conseguenza. Noi non nutriamo simpatie particolari per questo governo giallo verde, tuttavia invitiamo Salvini e Di Maio a fare attenzione. Risolvano le vere questioni del Paese e lascino stare i proclami. Renzi insegna: la gente si stufa presto e potrebbe alla prima occasione mandarli a casa. (Dice un nostro congiunto: per fare che? Per votare Calenda?)

Gaspare De Blasi

I commenti sono chiusi.

Condividi
Tags: di maioGovernoSalvini