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Da Harvard a Marsala

Riceviamo e pubblichiamo un prezioso contributo esterno, a firma di Sagra Alvarado, la borsista americana che ha insegnato inglese nell’anno scolastico 2016-2017 a Marsala (al Liceo Pascasino e all’Istituto Tecnico Garibaldi) e che pochi giorni fa si è laureata ad Harvard, una delle università più prestigiose al mondo. Le sue riflessioni offrono spunti di grande interesse sul tema dell’incontro tra culture diverse.

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Ci sono stati due momenti speciali nella mia vita. Il primo momento è stato quando la commissione Fulbright mi ha scelto come stagista assegnandomi una borsa di studio in Italia per un anno. Il secondo momento è successo recentemente, quando mi sono laureata con il mio master di specializzazione in politica d’educazione internazionale. Grazie alla mia borsa di studio Fulbright, ho proseguito la mia esperienza di insegnamento al Liceo Pascasino e all’Istituto Tecnico Garibaldi di Marsala. Quest’ esperienza mi ha aiutato a capire la mia passione per la ricerca della conoscenza attraverso l’educazione e il viaggio.
Ad Harvard mi sono concentrata su come si possono aiutare studenti rifugiati e come si può dare opportunità di studio a ragazzi che vivono in situazioni di conflitto e crisi. Perchè questo tema? Perchè come figlia di un immigrato messicano, che ha quasi perso la vita mentre stava raggiungendo a nuoto la frontiera americana per entrare negli Stati Uniti, sento molto forte il problema dell’educazione degli immigrati, che spesso portano con sè storie molto tristi e difficili, come quella di mio padre che aveva solo 20 anni quando lasciò il suo paese per provvedere a sua madre e alle sue sette sorelle più piccole di lui. La storia di mio padre è la storia di tanti immigrati che affrontano situazioni pericolose pur di realizzare il loro sogno: offrire alla loro famiglia l’opportunità di una vita migliore.
A Marsala ho conosciuto tante persone che sono rimaste nel mio cuore per le lezioni che mi hanno dato: dagli alunni che mi insegnavano alcune parole in dialetto siciliano ai membri del coro della Chiesa Madre che mi hanno insegnato ad amare cantando, alle famiglie dei miei amici che mi hanno fatto follemente innamorare della pasta al forno. Quando me ne sono andata da Marsala, ho portato la cultura siciliana con me; ad Harvard ho fatto un progetto sul dialetto siciliano lasciando i miei colleghi incantati e incuriositi di questo mondo che per loro era del tutto sconosciuto.
Il secondo momento speciale della mia vita è stato il 24 maggio, quando mi sono laureata. In questo giorno finalmente ho sentito che il mio sacrificio di avere lasciato Marsala era stato ripagato. Durante la ceremonia della laurea, il preside della facoltà d’educazione ad Harvard ha detto, durante il suo discorso ai nuovi laureati, “Un piccolo atto di ribellione, forse, è in qualche modo solo un modo di pensare, ma credimi quando ti dico che rimanere un po’ ribelle è un buon modo per aggrapparti alla tua anima”. Il mio atto di ribellione sarà sempre quello di difendere i diritti umani dei più deboli le cui voci spesso non sono ascoltate o forse vengono travisate da coloro che detengono posizioni di potere. Quindi ringrazio la mia communità marsalese che mi ha donato la lezione piu’ importante: l’amore.
Il mio preside ha detto anche una cosa che per me è un promemoria di come vorrei vivere la mia vita. “Agire per amore piuttosto che per paura. Sembra semplice, ed in qualche modo lo è, ma se prendi seriamente quest’idea, ha delle profonde conseguenze sul modo in cui ti comporti e ti avvicini al mondo”. Grazie Marsala, ti porterò nel mio cuore dovunque e per tutta la mia vita.

Sagra Alvarado

redazione

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