L’etichetta discografica ligure OrangeHomeRecords in collaborazione con la Libreria Mondadori, il quotidiano Marsala C’è ed il portale d’informazione itacanotizie.it, promuovono l’iniziativa “Settimana del Disco”. Uno spazio dedicato alla musica d’autore, ogni giovedì, che cerca di spaziare dal popular al cantautorato, dal folk al rock, dal pop al jazz. Gli album che vi proponiamo li troverete in vendita nel punto Mondadori di Alfredo Bilardello in Piazza della Repubblica.
La scorsa settimana vi abbiamo presentato “Luigi”, recensendo il piccolo gioiello del chitarrista Armando Corsi e dell’indimenticata voce ligure Roberta Alloisio, che hanno voluto omaggiare uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi: Luigi Tenco. Oggi invece, “Luigi” ve lo raccontiamo attraverso le parole di chi lo ha fatto nascere, di chi lo ha pensato e partorito, in vista della candidatura alle Targhe Tenco 2018. Roberta Alloisio, prima della sua prematura scomparsa, ha lasciato al mondo della musica poche ultime ma precise parole: “Affrontare il repertorio di Luigi Tenco è la sola cosa che potessi fare dopo aver ricevuto un premio a lui dedicato. Da quel momento non è passato giorno in cui non mi sia domandata se quel premio fosse meritato e perché. Non c’era forse altro modo per sciogliere il mistero se non affrontarne l’opera con un grande musicista come Armando Corsi e affidandone la realizzazione al produttore Raffaele Abbate”.
A spiegare il senso di quelle parole, proprio il produttore del disco.
“E’ stata Roberta Alloisio a mostrarmi il grande rispetto e amore verso Luigi Tenco, riconoscendogli l’unicità, la precisione che aveva nell’intenzione, nel modo di cantare, nonostante fossero molto diversi – ha affermato Abbate -. E’ stata una sorta di sfida, un modo di avvicinarsi a Tenco e sugellare il lavoro con Armando Corsi, così vicino alla tradizione genovese e alla musica popolare in generale. Quindi “Luigi” racchiude tutto il lavoro che avevamo fatto e che ha visto anche il supporto della famiglia Tenco. Siamo entrati infatti nell’ambiente di Luigi, grazie ai racconti della cognata Graziella, donna splendida. Da qui, una delle prime cose che avevamo deciso con Roberta, è stata quella di fare un Tenco molto intimista, recuperando la sua forma-canzone solo chitarra e voce. E’ il popular in realtà il punto in comune tra Luigi e Roberta, ed il brano “Ciao amore Ciao” è il sunto perfetto per spiegare al meglio l’unione di due mondi contrapposti: la sperimentazione attraverso la canzone popolare e le imposizioni della discografia”.
L’album è stato registrato in pochi giorni negli studi della
OrangeHomeRecords di Leivi (GE), in maniera quasi frontale, con un forte interscambio tra Armando e Roberta
. “Ogni brano mantiene la melodia originale ma è completamente diverso negli arrangiamenti – ci afferma Armando Corsi -. Rispecchia un po’ quello che dico sempre: prendi e fai tuo. In “Luigi” peraltro, ho avuto modo di suonare la chitarra di Tenco, conservata per oltre 50 anni. Ed è come se non fosse mai morto, è come suonare con lui ma è anche un modo per avvicinarmi a Roberta. Con lei si è concluso un periodo artistico magico, mi manca tantissimo”.