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Settimana del Disco: “Luigi” di Corsi-Alloisio. Il disco-omaggio a Tenco alla Mondadori di Marsala

[RUBRICHE] L’etichetta discografica ligure OrangeHomeRecords in collaborazione con la Libreria Mondadori, il quotidiano Marsala C’è ed il portale d’informazione itacanotizie.it, promuovono l’iniziativa “Settimana del Disco”. Ogni giovedì, nelle nostre pagine, troverete uno spazio dedicato alla musica d’autore, che spazia dal popular al cantautorato, dal folk al rock, dal pop al jazz. Gli album che vi proponiamo li troverete in vendita nel punto Mondadori di Alfredo Bilardello in Piazza della Repubblica.

Questa settimana è la volta del disco “Luigi”, un piccolo gioiello della musica chitarra e voce, un sentito omaggio a Tenco, a distanza di oltre 50 anni dalla tragica morte, avvenuta il 27 gennaio 1967. Un disco che ci fa capire quanto, anche se brevemente, sia stato importante per la musica italiana Luigi Tenco, la sua forma canzone, i suoi testi, la sua profonda personalità. In pochi possono permettersi di reinterpretare Luigi Tenco e risultare “credibili”, riuscire persino ad emozionare. Ci riescono, in questo lavoro, il chitarrista Armando Corsi e l’interprete Roberta Alloisio. Roberta ha visto nascere “Luigi” per poi abbandonare questa terra una notte di marzo del 2017, in punta di piedi. Ma ha lasciato una grande “eredità artistica”, come tanti critici musicali hanno definito “Luigi”. Grazie al supporto della famiglia Tenco, grazie alla cognata Graziella che ha voluto inserire una dedica all’interno del disco al marito Valentino, fratello di Luigi, è nato questo piccolo grande capolavoro prodotto da Raffaele Abbate.

Armando Corsi e Roberta Alloisio

In “Luigi” si spogliano del tutto i brani di Tenco, facendo emergere l’anima viva e pulsante, la poesia di canzoni davvero senza tempo, scovando sotto testi, suggestioni, a cominciare da “Luigi e gli americani” scritta da Gaber e Ombretta Colli e che è di un’attualità sconcertante o arrivando a rinunciare persino alle parole come in “Angela”; c’è il mood jazz di “Mi sono innamorato di te” dove ascoltando col cuore, si materializza una vera e propria orchestra; l’ironia amara di “Ho capito che ti amo”; “Vedrai Vedrai” con un’interpretazione vocale da brividi, dove il tempo si ferma perchè in realtà sono canzoni senza tempo, che non smettono di dire e dare tanto a chi le sa “sentire” come Corsi e Alloisio… col cuore. Tra le curiosità: in “La Ballata del Marinaio” e “Io sì”, Corsi ha suonato la chitarra  di Tenco, in “Ciao amore ciao” si è deciso di recuperare la versione di Tenco registrata solo per il mercato estero, che prevedeva la parola “piangendo” al posto di “sognando”, modifica imposta per l’esibizione a quel tristemente noto Festival di Sanremo. Così come si è preferito eseguire il testo di “Un’ultima carezza” invece del più conosciuto “Averti tra le braccia”.

A cura di Claudia Marchetti

redazione

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Tags: Tenco