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Marsala: il Comune condannato a pagare 3 milioni di euro. Rischio default?

E’ divenuta definitiva la sentenza che obbliga il Comune di Marsala al pagamento di quasi 3 milioni di euro ai due proprietari dei terreni che il Comune espropriò quando intendeva realizzare l’area artigianale di via Vita. I fatti risalgono a metà degli anni 2000, quando, l’Amministrazione guidata dall’allora sindaco Eugenio Galfano, decise di realizzare nell’immediata periferia del centro urbano un’area dove poter collocare tutte le attività di tipo artigianale che ne avessero fatto richiesta.

Per procedere a tale realizzazione, fu individuata un’area da espropriare. L’area fu effettivamente espropriata con un prezzo al ribasso, come previsto dalla legge. I proprietari dei terreni espropriati però adirono all’autorità giudiziaria chiedendo un riconoscimento decisamente maggiore per le loro proprietà, visto che l’area di destinazione non era più agricola.

Dopo una serie di passaggi di natura giudiziaria, che hanno visto i proprietari aver riconosciuto la loro richiesta, nel 2013, la vicenda approdata agli alti gradi di giudizio è arrivata ai nostri giorni con la sentenza definitiva per Cassazione. Da quanto appreso da nostre informazioni, al Comune per adesso vige il massimo silenzio, la sentenza oltre ad essere definitiva è anche esecutiva. In pratica dal momento della notifica, il Comune di Marsala ha 6 mesi per liquidare l’importo dovuto. Che ripetiamo dovrebbe aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro.

Adesso la situazione diventa oltre che economica anche di natura prettamente politica. Infatti l’Amministrazione guidata da Alberto Di Girolamo che di fatto non c’entra nulla, eredita una “bella” patata bollente. Se da un lato non può sottrarsi alle conseguenze della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione, dall’altro rimane il fatto che nel momento in cui si sta affrontando il bilancio, nelle pieghe dello stesso occorre trovare la somma da liquidare agli ex proprietari della zona artigianale di via Vita.

Secondo quanto si è appreso, l’Ufficio di Ragioneria con i suoi vertici si sta attivando per cercare una transazione con i proprietari. Sembra, che l’Amministrazione comunale sia orientata a chiedere una rateizzazione del credito. Occorre ricordare anche che per legge gli aventi del diritto potrebbero non essere d’accordo e richiedere il pagamento immediatamento. Da parte di ambienti dell’opposizione, alla Giunta guidata da Alberto Di Girolamo, si è ventilata l’ipotesi anche di un default a causa dell’improvviso sopraggiunto onere da affrontare.

Altre fonti invece, affermano che questo rischio è certamente evitato, ma tuttavia a disposizione degli investimenti nel bilancio di previsione, non resterebbe davvero nulla. Vedremo nei prossimi giorni o addirittura nelle prossime ore se tutto ciò avrà una conseguenza di natura politica.

redazione

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