Comunque la pensiate sulla vicenda del governo italiano noi all’annuncio della nascita dell’esecutivo “Cottarelli” sempre che sia nato: noi scriviamo …“ieri” voi leggete “oggi”, e di questi tempi… abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Vivevamo da qualche giorno in uno stato di forte tensione. Gente che ci scriveva per invitarci ad adoperaci per scongiurare l’insano gesto. Tra le tante e-mail ricevute persino una signora di Aosta si è proposta di sostituirsi a Giuliano Cazzola. L’economista, professore, sindacalista, deputato, assertore della cosiddetta legge Fornero e amico di Mario Monti, durante una trasmissione televisiva ha fatto un clamoroso annuncio. “Governo Lega M5S? Sono così tanto depresso e schifato che, se avessi un po’ di coraggio, prenderei una tanica di benzina e mi darei fuoco a piazza Maggiore a Bologna”. Il nostro ha detto queste frasi nella trasmissione L’aria che Tira in onda a La7 qualche giorno fa quando il governo giallo-verde sembrava cosa fatta. Cazzola, per chi come noi ha poca dimestichezza con i nomi, è quel signore robusto (diciamoci la verità, grassoccio) che viene invitato sempre in tutte le trasmissioni in cui si parla di politica. A parte le sue idee che sono quasi sempre in contrasto con quelle degli altri ospiti, Cazzola si distingue per il fatto che non si trova quasi mai nello studio televisivo, ma è sempre collegato da Bologna dove, per la gioia dei suoi concittadini, risiede. Ora che il governo Conte non vedrà più la luce ci permettiamo di tirare il classico sospiro di sollievo (l’avevamo già scritto ma vista la mole del nostro, forse uno non bastava). E mentre noi tiriamo (come sopra…), Giuliano Cazzola si trasferito a Non è L’arena di Giletti e tra il giubilo di tutti gli spettatori ha affermato, in rigoroso collegamento, che da oggi sarebbe stato un uomo felice e poi ha raccontato che, come possono leggere i bolognesi che passano sotto casa sua, ha affisso un cartello con su scritto: “Viva Sergio Mattarella, Mattarella sei tutti noi. Mattarella facci godere”. Dopo avere steso il lenzuolo ha fatto due passi in centro fino a piazza Maggiore dove c’erano tanti bolognesi. Non si è capito se fossero in attesa di assistere o invece cercare di evitare l’insano gesto. Sia detto senza dubbio: il professore Cazzola non poteva certo scegliere una stradina secondaria per mettere in essere il gesto estremo. Ha scelto una piazza bolognese tra le più importanti e note. Un nostro amico che tifava contro Salvini -di Maio ci ha detto che lui al massimo si sarebbe buttato in acqua. Ma a piazza Inam a Marsala nella fontana del maestro Fiume, non certamente in una fontanella. Meno male che Cottarelli c’è.