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Marsala: la figura di Crispi in due convegni, gli storici a confronto

Marsala ha ricordato Francesco Crispi nel corso di due convegni, al bicentenario dalla nascita. Nel primo, “Rileggiamo Crispi a 200 anni dalla nascita”, indetto dalla Regione siciliana e dall’Università di Palermo – che hanno inserito Marsala quale seconda tappa del tour storico-culturale -, si è affrontata la figura di Francesco Crispi come personaggio controverso, spesso associato esclusivamente alla repressione dei Fasci siciliani o alla politica coloniale italiana. Eppure Crispi è stato uno dei capi della rivoluzione siciliana del 1848, in seguito alla quale è andato in esilio dopo la restaurazione borbonica. E dall’esilio ha imbastito quelle trame per organizzare l’evento fondativo dell’unificazione italiana che è la spedizione dei Mille con lo Sbarco a Marsala. In occasione del bicentenario della nascita, la Presidenza della Regione Siciliana ha promosso una serie di eventi che ne rievocano la figura storica.

A seguire il seminario “Le convergenze parallele. Crispi e la Spedizione dei Mille” presieduto da Giorgio Scichilone con una relazione tra Crispi e Mazzini, con gli interventi di Roberto Martucci (Università di Lecce), Corrado Malandrino (Università del Piemonte Orientale), Carlo M. Fiorentino (Archivio Centrale di Stato) e della Consigliera comunale Luana Alagna (Università di Roma “La Sapienza”). L’altro convegno, “Da Crispi alla Grande Guerra”, è stato organizzato dal Centro Internazionale Studi di Marsala, istituito vent’anni fa. Dopo i saluti del sindaco Alberto Di Girolamo e dell’assessore Clara Ruggieri, la prof Cristina Vernizzi ha avviato i lavori iniziando con il ricordo di Marisa Famà, ex direttrice del Museo Lilibeo. Nella prima parte del Convegno Romano Ugolini, presidente del Centro Studi, ha riassunto l’intensa attività che il Centro ha svolto in questi 20 anni; Francesco Bonini, rettore dell’Università LUMSA di Roma, che ha offerto un’originale interpretazione su Francesco Crispi, sottolineando come la sua azione politica estera abbia avuto una continuazione nel ‘900, dalle guerre in Africa da lui intraprese, alla successiva guerra di Libia e infine la Grande Guerra. Su questa si è incentrata la seconda parte del Convegno. Lo storico Giovanni Alagna ha spiegato le conseguenze sulla città di quegli anni drammatici e il lavoro svolto dalle scuole. La direttrice dell’Archivio storico, Milena Cudia infatti, ha esposto l’attività effettuata con alcuni studenti, in un progetto di alternanza scuola-lavoro, sottolineando l’importanza che la documentazione archivistica assume nell’ambito della ricerca storica. Poi la parola è passata agli studenti dei Licei “Pascasino”, “Giovanni XXIII”, “Ruggieri” e dell’Istituto Tecnico “G. Garibaldi”, che hanno illustrato il tipo di lavoro intrapreso in Archivio e le notizie più interessanti riscontrate durante la ricerca che si concluderà con una Mostra e con una pubblicazione.

Il dottor Giuseppe Donato ha parlato brevemente, e con commozione, del risultato della sua indagine sul giornale “Il Vomere” in quegli anni, evidenziando le notizie ed i commenti che la cronaca dava sulla sorte dei marsalesi caduti in guerra. Poi, la presentazione del numero 13 della Rivista del Centro Studi da parte della direttrice Vernizzi è stata l’occasione per ricordare le figure di Salvatore De Simone e di Luigi Giustolisi, scomparsi nel 2016 e nel 2017, per tanti anni infaticabili animatori del Centro. Elio Piazza, già presidente del Centro Studi, ha presentato il dvd “Marsala e i Mille l’XI maggio 1860” da lui curato nei testi ed inviato al Capo dello Stato, mentre il dottor Mario Arini ha illustrato la mostra “Stampe Antiche”, appartenenti alla sua collezione, che ha curato con l’architetto Anna Giustolisi e che è stata poi inaugurata.

redazione

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Tags: Crispi