Scade oggi il termine per depositare le liste a sostegno dei candidati a sindaco. Per la prima volta, gli aventi diritto si recheranno alle urne per esprimere il voto con la legge elettorale regionale entrata in vigore nel 2015.Contrariamente a 5 anni fa non vi sarà la lista dei pentastellati che hanno reso ufficiale la rinuncia alla competizione elettorale ieri mattina.
Salvo novità dell’ultima ora, i candidati a sindaco di Castellammare del Golfo, alle elezioni amministrative del 10 giugno prossimo, saranno cinque: Nicola Rizzo, appoggiato dalla lista civica “Oltre”; Giuseppe Lo Porto, sostenuto dal movimento civico “Cambiamenti”; Francesco D’Angelo, incoraggiato dal gruppo politico trasversale “Idea Sicilia Popolari e Autonomisti”; l’uscente Nicolò Coppola che, sebbene riconfermato dal Partito Democratico, si è ripresentato dietro il simbolo di una lista civica; infine, un’unica donna in lizza, Laura Ancona, espressione di “Idee Giuste”. Dunque, nessun simbolo di partito. Fuori dalla corsa per la guida del municipio, come annunciato stamane attraverso un comunicato stampa, rimangono i pentastellati che si erano presentati alle precedenti elezioni comunali.
Una delle novità di questa tornata elettorale è sicuramente l’applicazione, per la prima volta dalla sua entrata in vigore, della legge regionale del 26 giugno 2015, n. 11, che ha apportato delle modifiche in materia di composizione dei consigli comunali e delle giunte municipali. Con la riduzione del 20% del numero dei consiglieri comunali, il nuovo organo elettivo di Castellammare del Golfo sarà formato da 16 rappresentanti politici. Nella precedente consiliatura ne erano stati eletti 20. Quattro saranno invece gli assessori comunali. Nonostante con l’ultima rilevazione ISTAT del 2017, concernente il numero della popolazione residente, è venuto fuori un dato demografico superiore ai 15 mila abitanti, nella città marittima verrà applicato il sistema elettorale previsto per i comuni con popolazione inferiore a tale cifra perché si farà riferimento alla rilevazione precedente: nei comuni con popolazione compresa tra 10.000 e 15.000 abitanti, infatti, il sindaco è eletto a suffragio universale e diretto a turno unico contestualmente all’elezione del consiglio comunale. Non costituisce, certamente, un cambiamento, rispetto alla competizione elettorale del 2013, il tentativo di conquista di Palazzo Crociferi da parte di Nicolò Coppola, 69 anni, che potrebbe conseguire il suo secondo mandato consecutivo e ricoprire la carica di primo cittadino per la terza volta (da marzo ’84 a giugno ’85, la prima; da giugno 2013 a maggio 2018, la seconda ). La lista che lo appoggerà ufficialmente si chiama “Castellammare 2.0”, ma a sostenere il sindaco uscente vi sarà anche il partito democratico che attraverso le parole del segretario locale, Francesco Gianquinto, gli ha rinnovato la fiducia. Nicolò Coppola, recentemente, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato presso il tribunale di Trapani per il reato di abuso d’ufficio. L’udienza è stata fissata al prossimo 21 giugno, quando, verosimilmente, i giochi per la guida della località balneare saranno già fatti.
All’interno del PD troverebbe sostegno anche Nicola Rizzo, 57 anni, ingegnere, con una lunga carriera politica tra le fila dei democristiani. È ritenuto un uomo vicino al Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Ma, recentemente, anche il coordinatore provinciale di Forza Italia, Tony Scilla, ha manifestato l’appoggio alla sua candidatura.
Nella rosa dei nomi dei candidati a sindaco vi è anche quello dell’avvocato Laura Ancona, 33 anni, consigliere comunale uscente, figlia di Giuseppe Ancona, due volte sindaco di Castellammare del Golfo: la prima, dal dicembre del 1997 a giugno 2002; la seconda (consecutiva) dal giugno 2002 a marzo 2006, finita prima della naturale scadenza del mandato. Infatti, nel marzo dello stesso anno il Consiglio dei Ministri, a seguito dell’operazione “Tempesta”, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e condotta dalla squadra mobile di Trapani, dispose lo scioglimento del Consiglio comunale. L’inchiesta, oltre all’arresto di 23 presunti affiliati a “cosa nostra”, ha fatto emergere connivenze tra mafia e politica.
Dall’area politica di centro destra proviene l’imprenditore, Francesco D’Angelo, 64 anni, molto vicino all’assessore regionale Roberto Lagalla.
Invece, Giuseppe Lo Porto, 53 anni, è il candidato sindaco di “Cambiamenti”, il movimento civico nato in occasione delle precedenti elezioni amministrative che è riuscito a portare all’interno del Consiglio Comunale, tra i banchi dell’opposizione, due rappresentati politici. Giuseppe Lo Porto è un insegnante ed è stato prima dirigente di scuole primarie e secondarie di primo grado nella Sicilia occidentale, poi di diversi istituti superiori, tra cui l’Istituto “Mattarella-Dolci” di Castellammare del Golfo. Attualmente lavora per la Farnesina come dirigente scolastico presso il Consolato Italiano a Mosca.
Infine, come sopra anticipato, sono rimasti fuori dai giochi i pentastellati che si erano presentati alle elezioni del 2013 con un candidato sindaco, Valentina Mattarella, parente del Capo dello Stato, che ottenne appena 129 voti. Sebbene, nelle ultime settimane circolassero i nomi dell’avvocato Donatella Anselmo e Salvatore Bonghi, dipendente del Comune di Alcamo, come papabili candidati alla guida della città, con una nota diffusa nella mattinata di oggi i 5 stelle hanno messo fine ad ogni dubbio: nessuna lista senza la certificazione. Dunque, è risultato fuori portata il termine del 20 marzo 2018 per formare una squadra e ottenere l’ok dal Movimento nazionale. Alle ultime elezioni politiche, nella cittadina marinara, i pentastellati avevano incassato il 44% dei consensi, un risultato che aveva lasciava pensare a una performance positiva anche alle amministrative.
Linda Ferrara