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Presentazione delle liste: polemica fra “tranchidiani” e Santangelo

“Leggiamo in diversi organi di stampa e sui social, dichiarazioni “calunniose e diffamatorie” per diverse ipotesi di reato che, a dire del Senatore del M5S, Vincenzo Maurizio Santangelo, sarebbero stati commessi nella raccolta delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste a sostegno della candidatura di Giacomo Tranchida a Sindaco di Trapani“. E’ quanto affermano i tre candidati al consiglio comunale di Trapani Gianvito Mauro (lista Tranchida il Sindaco per Trapani), Vincenzo Maltese (lista Cambia-Menti), Gianrosario Simonte (lista per Trapani), in merito alle dichiarazioni dei sostenitori del M5S ritenute: “DIFFAMANTI perché mirano a screditare pubblicamente l’operato di un professionista, il notaio Saverio Camilleri, che per 5 giorni ha prestato la sua opera per autenticare le firme dei cittadini elettori che nelle giornate concordate con lo stesso, si sono portati al Comitato di Via G. Marconi e  domenica scorsa in quello di via Garibaldi nel centro storico; (il senatore poteva passare da quelle parti per verificare di persona quanta gente entrava ed usciva dal Comitato); CALUNNIOSE perchè accusano falsamente lo stesso professionista di aver commesso delle irregolarità gravi passibili di essere perseguito penalmente dalla magistratura ordinaria”. Replicano così i rappresentanti delle tre liste dirette  di sostegno di Giacomo Tranchida che si sono avvalsi della prestazione del Notaio Saverio Camilleri: l’Arch Gianvito Mauro per la Lista “Tranchida il Sindaco per Trapani”, l’Avv. Vincenzo Maltese per la  Lista “Cambia-Menti”  e il dott. Gianrosario Simonte per la Lista “per Trapani”.  Diversi i vari professionisti (tra i quali avvocati e notai) che hanno sottoscritto le liste alla presenza del notaio e che quindi possono benissimo testimoniare la trasparenza di quanto fatto.
“Per quanto riguarda il lavoro svolto in questi giorni per queste tre liste si tratta di accuse false e infondate che riteniamo gravissime –  concludono i tre delegati –  che, nella nostra veste di rappresentanti delle tre liste sopra menzionate, rimandiamo al mittente e che rappresenteremo dianzi alla magistratura ordinaria oltre che alle istituzioni preposte”.
Pronta la risposta dal Movimento 5 Stelle: “Molto rumore per nulla, basterebbe pubblicare le liste“.
Come al solito la reazione di Giacomo Tranchida, per tramite dei suoi sodali è subdolamente scomposta e offerta ai cittadini con l’obiettivo di spostare l’attenzione dal problema – replica il portavoce del M5s al Senato Vincenzo Santangelo ai coordinatori della liste Simonte, Mauro e Maltese -. Nessuna polemica da parte mia, né del Movimento 5 Stelle, nei confronti di un professionista stimatissimo e specchiato come il Notaio Saverio Camilleri, di cui nessuno intendeva e intende mettere in discussione la scrupolosità. Spostare l’attenzione sul notaio Camilleri, questa sì è una scorrettezza, ma a commetterla sono proprio coloro che fintamente intendono tenerlo al riparo da polemiche, ma nei fatti lo espongono. In secondo luogo – continua Santangelo – non ho mai fatto alcun riferimento, nel corso della conferenza stampa, né in successivi comunicati al candidato Giacomo Tranchida. Ho sollevato una questione e un problema oggettivo sul quale ho inteso richiamare l’attenzione delle autorità preposti al controllo e alla vigilanza di tutte le procedure che portano al voto e alla libera formazione del consenso elettorale: quasi 5000 trapanesi sono chiamati in queste ore a firmare per la presentazione di liste su una popolazione di aventi diritto di 60mila elettori. Non mi si dica che questa non è una anomalia del sistema e della politica nel capoluogo; che questa anomalia si stia realizzando sotto i nostri occhi, dopo quanto accaduto lo scorso anno, è ancora più inquietante. Questione di cui ho già parlato, per le vie brevi, con il Prefetto Darco Pellos che incontrerò giovedì pomeriggio. In ogni caso per smorzare ogni polemica basterebbe rendere pubbliche le liste, come già fatto dal M5s. Quanto al contenuto del comunicato di Mauro, Simonte e Maltese che adombrano la possibilità di querela nei miei confronti – conclude Santangelo –, non posso che replicare allo stesso modo. Sono io che valuterò con i miei avvocati se è il caso di presentare una querela nei loro confronti. Sono stanco dell’uso e dell’abuso della querela, pur essendo nel diritto di ciascun cittadino, che viene fin troppo di sovente utilizzata in via preventiva, come fosse una minaccia. Il fatto non mi impressiona ma traccia con nettezza il livello di imbarbarimento della politica a Trapani dove i padroni del vapore pretendono anche di tacitare le coscienze”.

redazione

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