E’ stato rinviato a giudizio l’ex consigliere comunale del Pdl, Francesco Salone. L’accusa: aver documentato un fittizio rapporto di lavoro con un ristorante di San Vito lo Capo al fine di maturare rimborsi illeciti dal Comune di Trapani. Così il gip Emanuele Cersosimo ha preso il provvedimento contro l’esponente trapanese.
I fatti risalgono al 2017 quando Salone fu raggiunto da un avviso di garanzia. Il caso Rimborsopoli scoppiò circa quattro anni fa a seguito di un esposto anonimo presentato in procura. Nel mirino dei magistrati, oltre a Salone, altri tre consiglieri. Il comune di Trapani – secondo quanto è emerso dalle indagini – indennizzava quattro aziende private dove lavoravano altrettanti consiglieri, i cui contratti sarebbero stati fittizi. Salone, all’epoca, aveva respinto le accuse dicendo che si trattava di un rapporto di lavoro, instaurato ed esaurito effettivamente in quel periodo, con una impresa di San Vito Lo Capo per un progetto di marketing e di fattibilità per l’avvio di un’attività turistica.