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Impara l’arte e… censurala

Ieri mattina, la prima decisiva giornata per il nuovo Parlamento e per il prossimo Governo, per eleggere i presidenti di Camera e Senato, è stata “battezzata” dall’arte. Sembra strano associare le parole “cultura” e “arte urbana” alla politica, ma ieri mattina su un muro di via del Collegio Capranica a Roma, tra Montecitorio e Palazzo Madama, è comparso un particolare e provocatorio disegno realizzato dallo street artist TvBoy: Di Maio, leader dei 5 Stelle che bacia appassionatamente il leghista Matteo Salvini. Un “idillio” che ricorda il bacio tra il socialista Erich Honecker ed il militante sovietico Leonid Brezhnev immortalati da Dmitri Vrubel nella parte est del muro di Berlino. Un bacio “formale” quello, per la Chiesa Ortodossa, che ieri, nelle cronache italiane, ha assunto subito diverse ambiguità. “Dio mi aiuti a sopravvivere a questa storia d’amore mortale” scriveva Vrubel… chissà che non possa essere coniata per la nostra situazione politica attuale. Anche se, a ben vedere, sembra che questo “sodalizio” sia più precario di un dente da latte di un bambino di 6 anni. Al Paese serve un Governo ma anche il buon senso e dei valori, non quelli monetari. Ma anche il rispetto verso la cultura, l’arte, il teatro, la musica.

Purtroppo l’opera di TvBoy e quella da lui realizzata contestualmente che vede la Meloni tenere in braccio un bambino di colore, sono stati inizialmente coperti da una montagna di cassette della frutta e scatoloni così come ha mostrato l’artista sulla sua pagina Facebook. Spazzatura che copre la street art, nata proprio come critica nei confronti della società e della politica, prima illegalmente per poi essere riconosciuta come vera e propria arte da strada vantando diversi grandi esponenti. Se l’Italia è chamata “Il Belpaese” è principalmente perchè detiene la fetta maggiore del patrimonio storico-artistico mondiale, ha una storia teatrale, cinematografica e musicale che è conosciuta ed apprezzata nel mondo… ma non a casa propria. Si sfruttano i bambini in Africa per estrarre il cobalto, gli uomini in miniera, le donne per la prostituzione… e non si sfrutta il patrimonio culturale.

Al contrario si abbandonano e a Marsala di esempi ne abbiamo: il Complesso della Madonna della Grotta in zona Stadio, la Chiesa Santo Stefano, l’Itriella… per non parlare degli artisti. Pensiamo all’unico Commendatore della Repubblica italiana della Città di Marsala, l’attore e regista Giorgio Magnato, apprezzato in tutto il mondo con la Compagnia Lilybaeum, acclamato dal suo pubblico ma dimenticato dalle istituzioni locali. Ricordo ancora Umberto Bindi, che oggi porta il nome di un Premio e che, negli ultimi anni della sua vita, non godeva di sostegni dallo Stato affiacchito da problemi fisici. Come potrà crescere un Paese indebolito da tanta bruttezza? Imprigionato oggi in finte alleanze in cui ancora una volta è Silvio Berlusconi l’ago della bilancia, come un vecchio Jep Gambardella che afferma: “Io non volevo solo partecipare alle elezioni. Volevo avere il potere di farle fallire!”.

Claudia Marchetti

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Tags: ArteStreet Art