Anche la consigliere comunale del Pd di Erice Carmela Daidone interviene sull’elezione di Simona Mannina a segretario dei Giovani Democratici. Una designazione definita “oltre che largamente intempestiva, sembra sicuramente inopportuna nei modi e nei termini entro i quali si è concretizzata”. La Daidone, con una posizione molto vicina a quella del segretario Gian Rosario Simonte, sottolinea che Simona Mannina ha pubblicamente “dichiarato di non volere entrare a far parte del gruppo consiliare del PD ericino e ha mostrato sistematicamente atteggiamenti contrari all’amministrazione comunale e all’attività amministrativa che il nostro partito sostiene per averne condiviso il programma nell’ultima campagna elettorale”. “In un momento così delicato – prosegue la consigliera dei democratici di Erice – sarebbe stato indispensabile e proficuo coinvolgere tutti attraverso una scelta condivisa e, invece, si è preferito procedere in gran segreto ritenendo non dover informare gli organi locali in carica e i giovani regolarmente iscritti. Ritengo che tanto potrebbe bastare per ritenere l’elezione della Mannina, oltre che inopportuna, di dubbia legittimità”.
Infine la Daidone assicura che “nel circolo ericino non si è mai escluso nessuno” e poi lancia una stilettata che sembra indirizzato al gruppo che ha costituito l’area “Democratica…mente”: “Qualcuno, dopo le amministrative, sarà rimasto deluso e quindi è diventato particolarmente critico nei confronti dell’amministrazione ericina, ma ciò non è accettabile. Un partito aperto parla con tutti e non opera in gran segreto per assecondare le volontà e gli obiettivi di pochi. Da parte nostra, assicuro che continueremo il lavoro intrapreso sul territorio, compresi i quartieri residenziali e rurali, in vista di una nuova fase congressuale continuando nel rispetto dei principi di trasparenza e lealtà riconosciuti dagli elettori ericini nelle amministrative. Chi anela alla coerenza spesso dovrebbe guardarsi indietro e vedere il proprio percorso politico anche generazionale”.