Coding-lab, laboratorio di cucina per imparare ad amarsi preparando pietanze sane, teatro inteso come espressione ed essenza del migliore sé possibile, cantiere di lettura per riscoprire la bellezza della nostra lingua, atelier di numeri e forme per scoprire che: “la matematica non è un problema” e sport in acqua come metafora di una vita da vivere “a vele spiegate” cavalcando il “Mare nostrum” che, percepito come proprio, si tutela e protegge. Sono questi gli ingredienti del progetto PON dal titolo “IN-CONTRO” al via nell’istituto comprensivo “Stefano Pellegrino”. Si tratta di un progetto realizzato con Fondi Strutturali Europei Programma Operativo Nazionale per circa 39mila euro (per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014 -2020 Avviso pubblico 10862 del 16/09/2016). Dunque uno dei progetti di inclusione sociale e lotta al disagio che puntano a garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche. (Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo FSE. Obiettivo specifico 10.1)” finalizzato alla riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Nella sostanza il progetto punta al superamento delle difficoltà, ma anche e soprattutto ad insegnare agli studenti che la vita va fronteggiata in maniera creativa e vissuta come se fosse una scoperta. IN-CONTRO si compone di sette moduli di trenta ore ciascuno, che vedranno come destinatari alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado, ma anche i genitori, allo scopo di trasformare la scuola in un cantiere di formazione permanente per il territorio e infatti, non a caso, molti degli incontri formativi si svolgeranno di sabato. La parola d’ordine sarà dunque: divergenza. Così le nuove tecnologie (coding-lab) diventano strumenti per spezzare i problemi e programmare soluzioni, l’arte del buon cibo diviene un’occasione per volersi bene (lab NutriAMOci – per i genitori), le competenze in italiano si conquistano innamorandosi di letture nuove che sfuggono ai libri delle ore curriculari e chi finora ha avuto “timore” di equazioni e geometria, si dovrà ravvedere e ammettere a se stesso che: “la matematica non è un problema”. Due moduli vedranno come protagonista il nostro mare per divertirsi in sua compagnia e imparare a veleggiare anche contro vento, o a destreggiarsi in canoa nei pressi dello Stagnone in modo da innamorarsene al punto da non consentire a nessuno di sporcarlo. Immancabile un modulo dedicato al teatro affinché a scuola i bambini si misurino con l’arte che consentirà loro di esprimersi appieno e di scoprire parti di sé nuove e versatili. “La nostra – ha spiegato la dirigente scolastica Nicoletta Drago – sarà una scuola bottega, un cantiere scuola, dove stare insieme, tutti, per costruire ciascuno il proprio futuro sulla base dello sviluppo delle singole potenzialità, creando senso di appartenenza e stimolando negli alunni e negli adulti la sensazione di partecipare alla scuola con ruoli attivi e con risultati spendibili nella realtà quotidiana e nel mondo del lavoro. Concretamente i percorsi si realizzeranno tramite l’avvicendarsi di momenti di studio, attività ed esperienze in contesti diversi. Prerogativa essenziale è la condivisione degli obiettivi tra scuola e famiglia, tra scuola ed impresa e tra scuola e territorio. Per questo il progetto prevede apposite convenzioni e forme di collaborazione tra le istituzioni scolastiche, associazioni sportive, culturali, sociali, teatrali, enti pubblici, soggetti privati. In particolare si prevedono collaborazioni con l’istituto superiore Abele Damiani di Marsala e l’Associazione Batticuore”.