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Pd di Marsala verso la resa dei conti. Milazzo: “Valuteremo provvedimenti per il consigliere Di Girolamo”

L’analisi del voto, la mozione di sfiducia al sindaco Di Girolamo, l’abbandono del consigliere Cordaro. Si prospetta un clima “caldo” alla prossima riunione del Pd di Marsala, con la segretaria comunale Antonella Milazzo che ha convocato la propria direzione per la giornata di lunedì. Un appuntamento che dovrebbe chiarire una serie di situazioni, inevitabilmente lasciate in sospeso durante le settimane che hanno preceduto il voto del 4 marzo

Partiamo dalla mozione di sfiducia al sindaco, firmata anche da un vostro consigliere, Angelo Di Girolamo.

Lo abbiamo appreso da vie informali qualche giorno prima delle elezioni, secondo un percorso non condiviso con il partito. Lunedì faremo il punto della situazione per l’adozione di provvedimenti che potranno eventualmente essere presi dalla commissione provinciale di garanzia, com’è accaduto in passato anche in altre città.

Durante la campagna elettorale il gruppo consiliare ha dovuto prendere atto anche dell’abbandono di Pino Cordaro.

E’ stata una scelta politica, che il consigliere ha motivato come una sorta di ritorno a casa. Non riguarda il suo rapporto col Pd, né con l’amministrazione. Resta l’amaro in bocca per la composizione delle liste, ma in quel momento non c’erano ragioni per pensare che sarebbe finita così. Dispiace, perchè Cordaro era un consigliere con cui per tre anni si era lavorato insieme in armonia.

Sturiano è tornato a chiedere un confronto: lo farete?

Per confrontarsi occorre che si completi il percorso di adesione, interrotto per scelta dei componenti del gruppo Democratici per Marsala. Lo faremo quando saranno tesserati. Ma per loro la procedura di tesseramento non può essere quella di un cittadino qualunque: occorre che si sciolga il gruppo consiliare e si inizi un percorso. Non possono esserci “partiti nel partito”. Credo comunque che i tempi siano maturi e, per quanto mi riguarda, le porte sono spalancate. Aggiungo che mi riempie di orgoglio sapere che Sturiano mi addebita la debacle nazionale del partito. Ma naturalmente, non mi sento così importante…

Cosa pensa del risultato elettorale?

E’ stata una sconfitta debordante, sonora e inequivocabile, in Sicilia come in altri posti. Avevamo candidature importanti, nella nostra città, così come a Trapani e Castelvetrano. Qui a Marsala abbiamo fatto una campagna elettorale come se fossero le amministrative, con Anna Maria Angileri in testa e tutti noi a lavorare pancia a terra dietro di lei. Ci siamo ritrovati di fronte, evidentemente, un’onda montante che ha travolto tutti i partiti.

Dai giri che avete fatto per la città, è emerso un collegamento tra il voto nazionale e gli umori nei confronti dell’amministrazione Di Girolamo?

Non si può addebitare il dato di Marsala a responsabilità dell’amministrazione comunale. Non abbiamo dimezzato i voti rispetto al resto della provincia, dove pure c’erano candidature di livello, basti pensare a Orrù e Ruggirello a Trapani, al segretario provinciale Campagna su Castelvetrano o alla segretaria comunale di Mazara. In un’elezione nazionali con dati così omogenei tra le diverse reatà, non è immaginabile fare un discorso di questo tipo.

Vincenzo Figlioli

Vincenzo Figlioli

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