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Comitato per la Salvaguardia dell’aeroporto: “Ecco le nostre strategie per salvare Birgi”

Il Comitato per il monitoraggio e la salvaguardia dell’aeroporto di Trapani sta studiando una serie di strategie per fare il maggior rumore possibile attorno alla gestione della situazione aeroporto, “… non ultimo lo scippo dei 2.500.000 che erano del territorio”, scrivono in un documento. Qui lo riportiamo per intero:

“Quello che vi chiediamo è di diventare parte attiva di questa rivoluzione pacifica che stiamo per attuare.  Cosa fare?

1) Innanzitutto condividere questo post a più non posso. Occorre una grande massa critica per essere notati e quindi ascoltati. 2) Andate sui seguenti siti Striscia la notizia –http://www.striscialanotizia.mediaset.it/sosgabibbo.shtml Le Iene – https://www.iene.mediaset.it/forms/dillo-alle-iene_1.shtml  Compilate i campi del form e nella descrizione copiate/incollate il testo qui sotto. 

Faccio parte del comitato per la salvaguardia dell’aeroporto di trapani.  Lo scalo trapanese che, al costo di pochi milioni di euro l’anno, fino ad oggi ha garantito mobilità ed economia a un territorio isolato ed economicamente depresso. Basti pensare ad esempio che per raggiungere palermo con la ferrovia (100 km) occorrono 4 ore di treno. I traghetti per l’italia continentale sono pochi (e anche questi impiegano decine di ore per arrivare) e il trasporto su gomma per l’aeroporto di Palermo è limitato a 7 corse giornaliere.  L’aeroporto quindi garantiva, non solo mobilità, ma anche economia con tantissimi turisti che giungevano in questa realtà, tra le più povere d’Europa, importando sia cultura che economia. B&B erano sorti, hotel, ristoranti, transfer etc.  L’aeroporto era servito dalla compagnia irlandese Ryanair con regolare contratto di volo. Ebbene, questo contratto (mai contestato dalla comunità europea) è scaduto un anno fa e, in quest’anno, abbiamo assistito a un palleggio continuo di responsabilità che hanno portato alla stesura tardiva di un bando, da parte della società di gestione, che però è risultato irregolare e quindi bloccato dal TAR.  Questo ha comportato la dipartita di Ryanair dallo scalo a cui seguirà il collasso dell’economia cittadina.  C’era ancora una speranza. Nel 2011 a seguito della guerra in Libia e la chiusura dello scalo, alla provincia di Trapani erano stati assegnati 2.500.000 euro come ristoro per attività di promozione del territorio. Incredibilmente, le somme non sono state mai spese e il 28/02 sono ritornate alla regione che subito se ne è appropriata.  Abbiamo provato, come Comitato e come cittadini, a fare pressione sulle istituzioni affinchè salvassero la nostra economia e il nostro diritto alla mobilità. Ma più passa il tempo, più le risorse scompaiono in una voragine che non comprendiamo.  Ad esempio, le strutture ricettive hanno versato nel 2016 e 2017 la tassa di soggiorno per finanziare il co-marketing. Ma il co-marketing non c’è stato e dunque che fine hanno fatto questi soldi dei cittadini? Ancora … il precedente bando (quello impugnato davanti il TAR) prevedeva finanziamenti per il 2017-2018-2019. Ma nel 2017 non si è fatto il bando … che fine hanno fatto questi soldi? Non basta? Il nuovo bando prevede un finanziamento per il biennio 2018-2019, ma già si parla di mettere a regime il bando per la stagione invernale 2018 … che fine fanno la metà dei soldi del 2018?  Vi scriviamo perchè, dopo aver tentato tutte le strade possibili con tavoli tecnici, manifestazioni di piazza, sit-in e forum pubblici non abbiamo letteralmente più nessuno a chi rivolgerci.  In uno stato di diritto, voi siete diventati l’ultimo baluardo per garantire la mobilità e l’economia a una delle aree più povere d’Europa.  Vi preghiamo: non abbandonateci anche voi. Contattate uno dei referenti del Comitato al 349 5205675 Lui vi saprà spiegare in dettaglio cosa sta accadendo qui, ai confini dell’Europa”.

redazione

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Tags: Comitato per la Salvaguardia dell'aeroporto Birgi