Anche per il mese di marzo l’Istituto Alberghiero di Erice ha in programma l’appuntamento dell’Incontro con l’autore, che si svolgerà, secondo la formula ormai collaudata, in collaborazione con la libreria Galli. Protagonista del nuovo incontro sarà Fabio Geda, che il 14 marzo alle ore 11 a scuola, nella sede di via Barresi, a Casa Santa, incontrerà gli studenti per presentare il suo ultimo lavoro, “Anime Scalze”, mentre il pomeriggio del 13 marzo, alle ore 18, incontrerà i lettori alla libreria di via Manzoni.
Attraverso la struggente avventura di un ragazzino costretto a diventare adulto da solo, e con tutta la leggerezza in cui è maestro, Fabio Geda racconta nel suo libro la fatica e la meraviglia di cercare un posto nel mondo, fra primi amori, padri distratti, madri confuse e segreti scomodi con cui fare i conti.
Gli adulti alle volte “proprio non ce la fanno”: è la sintesi estrema e pregnante del nuovo romanzo di Geda, ‘esploratore dei movimenti dell’anima che caratterizzano il periodo di transizione per antonomasia’: l’adolescenza. Con genitori, figli e quella reciproca sensazione di inadeguatezza.
Fabio Geda è nato a Torino nel 1972, città in cui vive tutt’ora. Dopo essersi laureato in Scienze della comunicazione, ha scelto di cambiare ambito e dedicarsi al disagio minorile in qualità di educatore presso servizi sociali: importante esperienza che ha riversato nella sua produzione letteraria. Fabio Geda collabora con diversi quotidiani e settimanali nazionali, oltre che con la Scuola Holden e il Salone del Libro di Torino.
La rassegna letteraria, grazie ai fondi FSE Avviso pubblico Prot. n. 10862 del 16/09/2016 “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”, proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico con appuntamenti mensili con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla lettura, promuovere la cultura e garantire lo scambio di emozioni e riflessioni tra scrittori e studenti al fine di rispondere ai bisogni affettivi dei giovani e abituarli al racconto di sé.
“Il libro è molto piaciuto agli studenti perché si sono riconosciuti in Ercole – dice il Dirigente Scolastico, Pina Mandina – nella sua fragilità di adolescente costretto a crescere troppo in fretta e a confrontarsi con la durezza della vita, da solo, a comprendere il valore, la bellezza e la forza delle relazioni schiette, sincere. Insomma i ragazzi sono i veri protagonisti di questo incontro… Sono certa che sapranno ascoltare e raccontarsi ciascuno a proprio modo e scegliendo ciascuno il proprio canale comunicativo”.