Ieri mattina al Palazzo Municipale di Marsala, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova campagna di sensibilizzazione della corretta raccolta differenziata. Un’occasione, in verità, per parlare dei dati nazionali sul servizio di raccolta, dei costi per cittadino e di quelli che gravano sull’ente comunale. Al tavolo della Sala Giunta, il sindaco Alberto Di Girolamo, il suo vice Agostino Licari, l’assessore Salvatore Accardi ed il capo Area Sud di Energetikambiente, Giovanni Picone. “È importante sensibilizzare i cittadini ad aumentare la differenziata per pagare di meno. È un dovere di tutti quelli che vivono e operano in questo territorio. Dal canto nostro vogliamo fare ancora di più e rientrare nei parametri di legge, ovvero giungere al 75% della differenziata”. Lo slogan sarà “Marsala è casa mia. Mi rifiuto di sporcarla” e sarà utilizzato nei canali di comunicazione concordati dal Comune e dalla società che gestisce il servizio di raccolta, dalla prossima settimana. Dei manifesti infatti, verranno affissi nei punti nevralgici della Città, nelle scuole e nei condomini per sensibilizzare la cittadinanza a differenziare correttamente a e non gettare la propria spazzatura in maniera indiscriminata.
Dati alla mano, è intervenuto il vice sindaco Agostino Licari: “Questa Amministrazione nel 2015 ha ereditato una percentuale di raccolta differenziata del 38,83%. Oggi, grazie ad azioni mirate tra Comune, società e cittadini, la percentuale è aumentata, chiudendo il 2017 al 54,25% . Le prospettive sono in crescita nel 2018”. In termini di costi, il minore smaltimento di tonnellate di RSU si è tradotto in oltre 1 milione e 200 mila euro di risparmio per l’intera collettività. Attualmente, smaltire una tonnellata di RSU (Rifiuto Solido Urbano) costa circa 170euro. Qualora, come evidenziato dal sindaco, si dovesse trasportare il rifiuto indifferenziato fuori Regione o addirittura all’estero – dopo i continui disagi di Borranea e delle altre discariche siciliane ormai sature – si prevede un aumento di costo a tonnellata attorno a 100 euro, con un picco nel 2018 esorbitante rispetto agli anni precedenti. Ciò vorrà dire che, il costo pro capite 2017 per abitante è stato di 162 euro, che si registra in meno tasse che gravano sulle tasche dei cittadini-contribuenti, ma se si dovrà smaltire i rifiuti in altre aree diverse dal nostro territorio, i costi di trasporto aumenteranno esponenzialmente tanto da far vanicare la riduzione di costi prevista, sia per l’Ente sia quindi per i cittadini. Infatti, come si osserva dai dati dei costi medi di discarica, l’aumento previsto in questi casi è di due milioni. In soldoni, incentivare la differenziata significa combattere l’eventuale possibilità di portare altrove i nostri rifiuti. Licari infatti, ha affermato che l’obiettivo è di arrivare ad una riduzione di 120 euro per abitante. Un circolo vizioso e al contempo virtuoso su cui si avvia Marsala. “Noi di Energetikambiente abbiamo uno spaccato nazionale che va da Cortina a Marsala – ha affermato Giovanni Picone – e possiamo dire che nel Mezzogiorno, la città lilybetana con i suoi circa 90mila abitanti è un’eccellenza. Ci onoriamo di servirla e di accompagnare le azioni che il Comune porta avanti per migliorare il servizio. Mettiamo a disposizione uomini e mezzi e aumenteremo i passaggi nel centro urbano. Lavoriamo per il futuro: abbiamo ricevuto la commessa per i prossimi anni”. Picone ha ricordato anche come importante sia l’iniziativa di alcune associazioni che si occupano di informazione in materia e di sensibilizzazione: “L’associazione Eticologica supporta la comunicazione soprattutto sui condomini, spina dolente del sistema. Perché la periferia risponde mentre il centro urbano e i condomini rispondono meno con la differenziata”.
Per quanto riguarda più da vicino l’attività svolta dalla società che smaltisce i rifiuti, è stato specificato che ci sarà solo un Numero Verde sia per linee fisse che mobili: prima il Numero ad hoc non era raggiungibile con i cellulari. Come affermato in conferenza stampa, c’è da chiarire cosa accade con i RAEE, ovvero Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. A tal proposito, il vice sindaco ha affermato che si possono conferire nei Centri Comunali di Raccolta di Cutusio e Ponte Fiumarella, oppure si può chiamare il Numero Verde per prelevarli direttamente a casa. Ma c’è una novità interessante prevista dalla legge: “La normativa impone a chi vende apparecchiature elettroniche, di avere uno spazio per raccogliere il materiale che i cittadini vogliono riciclare. Si tratta di un obbligo previsto dalla legge. Peraltro – conclude Licari – i RAEE sono i rifiuti più inquinanti per l’ambiente”.