Si è tenuta questa mattina al Tribunale di Marsala la prima udienza del processo per deposito incontrollato di rifiuti in cui sono imputati il sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, il vicesindaco Marcella Pellegrino e l’ex assessore Luca Badalucco, oltre a tre dipendenti comunali (Gaspare Anastasi, Maurizio Giuseppe Cocchiara e Vincenzo Tumbarello) e a un dipendente di Belice Ambiente (Giacomo Pantaleo).
E’ stata di fatto un’udienza di comparizione delle parti, in cui non c’è stata l’apertura del dibattimento e il giudice Lorenzo Chiaromonte ha disposto il rinvio al 19 aprile. Come preannunciato quando fu notificato il rinvio a giudizio, oggi in aula l’avvocato Letizia Pipitone ha depositato la costituzione di parte civile per conto di Legambiente Sicilia, inviando contestualmente un comunicato agli organi di stampa: “Emerge dalle indagini – scrive l’associazione ambientalista – che per nel giugno 2016, per far fronte all’emergenza causata dalla chiusura della discarica di Trapani, furono depositati in maniera incontrollata ed illegale rifiuti di ogni genere, provenienti dalla raccolta cittadina, nell’area del depuratore, trasformata di fatto in una discarica abusiva. Ciò è accaduto perché nel Comune di Petrosino non si faceva la raccolta differenziata”.
Sulla costituzione di parte civile di Legambiente gli avvocati Valerio Vartolo (legale del sindaco, di Pellegrino e Badalucco), Ignazio Bilardello (per conto di Anastasi e Cocchiara), Giuseppe Cavasino (per Tumbarello) e Ignazia Rallo (per Pantaleo) si sono riservati di interloquire nella prossima udienza per, eventualmente, chiederne l’esclusione. Nel frattempo sono stati già comunicati i nomi dei primi testi che saranno chiamati a deporre: si tratta del maresciallo dell’Arma dei Carabinieri Alberto Campaniolo e dell’ingegnere Giacalone.