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Politiche 2018: a Marsala un venerdì di passione con i candidati di LeU, la Boschi dalla Angileri, Corrao con la Aiello

A due settimane dal voto per le Politiche 2018, si moltiplicano gli appuntamenti elettorali delle diverse coalizioni. Nel giro di poche ore, Marsala ha accolto parlamentari regionali, nazionali ed europei a supporto dei candidati del territorio, chiamando agli straordinari le redazioni che hanno cercato di seguirli nel modo migliore possibile e i cittadini che magari non hanno ancora deciso per chi votare e avrebbero magari voluto ascoltare e confrontare voci diverse prima di scegliere il candidato o la lista.

A seguire, tracciamo un bilancio complessivo delle tre iniziative di LeU, Pd e M5S, soffermandoci su alcuni tra i passaggi principali degli interventi effettuati.

LIBERI E UGUALI – Non c’è Pietro Grasso, che sarebbe dovuto venire lunedì prima di rinunciare per sopravvenuti impegni istituzionali. C’è però un ricco parterre di candidati e una buona presenza di pubblico al comitato elettorale di Piazza del Popolo accanto a Daniele Nuccio, il consigliere comunale lilybetano, chiamato a rappresentare LeU nell’uninominale alla Camera. A introdurre i lavori, l’avvocato Fabio D’Anna, punto di riferimento di Articolo 1 – Mdp a Marsala e protagonista di tante battaglie politiche, culturali e civili in città. Nel suo intervento Nuccio fa suoi alcuni tra i punti principali del programma di LeU: il contrasto alle diseguaglianze, l’integrazione culturale come valore, il diritto al lavoro, una sanità pubblica più efficiente. C’è spazio anche per gli avversari: “Il Pd ha cancellato parte della sua storia ed è in piena mutazione genetica”, mentre “il Movimento 5 Stelle mette assieme tutto e il contrario di tutto”.

Palazzotto, Monteleone, D’Anna, Nuccio, Maggio e Bocchino

Una stilettata il consigliere comunale marsalese la riserva anche alla scelta dei pentastellati di candidare nel collegio uninominale Piera Aiello: “Ci confronteremo con una testimone di giustizia che ha dato un grande contributo nella lotta alla mafia, ma mi chiedo se si sia voluto speculare sul suo impegno”. Infine, un passaggio dedicato a Birgi, definita “una vera e propria emergenza”: “Senza l’aeroporto, tutto il resto rischia di venir meno”. A seguire, gli interventi degli altri candidati: Teresa Monteleone, l’ex parlamentare regionale Mariella Maggio e i parlamentari uscenti di Sinistra Italiana Fabrizio Bocchino ed Erasmo Palazzotto.

MARIA ELENA BOSCHI – Al comitato elettorale di Anna Maria Angileri (in via dei Mille) è il giorno di Maria Elena Boschi, capolista al plurinominale nel collegio Trapani-Marsala-Bagheria, ma quasi certa dell’elezione all’uninominale a Bolzano. Ad accoglierla tanti simpatizzanti e lo stato maggiore del Pd: il sottosegretario Davide Faraone, la senatrice Pamela Orrù, l’onorevole ed ex assessore alla sanità Baldo Gucciardi, l’ex parlamentare regionale Paolo Ruggirello (arrivato con il suo riferimento regionale Luca Sammartino), il segretario provincia palermitano Carmelo Miceli, la segretaria comunale Antonella Milazzo, il dirigente del Pd trapanese Marcello Linares. C’è anche la giunta lilybetana al gran completo, diversi consiglieri comunali e il sindaco Alberto Di Girolamo. Proprio il primo cittadino ha regalato alla platea uno dei passaggi più divertenti della serata, parlando di Silvio Berlusconi (“mi sembra un po’ rincoglionito, ripete con più lentezza le stesse cose che diceva 20 anni fa).

Nel presentare Maria Elena Boschi, Anna Maria Angileri ha ricordato il percorso che le ha accomunate fin dalle prime “Leopolde”, quando Matteo Renzi era ancora “il sindaco di Firenze”. “Considero la tua presenza come capolista in questo territorio una grande opportunità”, ha affermato la Angileri, sottolineando come i risultati raggiunti dal centrosinistra in questi anni ma evidenziando al contempo come ci sia ancora tanto da fare al Sud, soprattutto in materia di emigrazione giovanile.

Miceli, Gucciardi, Faraone, Boschi, Angileri, Linares, Orrù

Maria Elena Boschi esordisce incoraggiando gli elettori democratici (“lo abbiamo visto 5 anni fa, le elezioni si decidono nelle ultime due settimane”) e ricordando che “il Pd è un partito che discute, ma che sui grandi temi – Europa, integrazione e sicurezza – è compatto”. “Abbiamo avuto la responsabilità di guidare un Paese straordinario nel momento più difficile – ha affermato la sottosegretaria – abbiamo affrontato sfide complicate, ma ne stiamo uscendo insieme”. La Boschi rivendica le leggi approvate su biotestamento, unioni civili, “dopo di noi”, autismo (“sui diritti civili una stagione così ricca non si verificava dagli anni ’70”) indica le tre priorità per la prossima legislatura (infrastrutture, lavoro e scuola) e spiega la posizione del Pd sul reddito di cittadinanza proposto dai 5 Stelle: “Siamo contrari non solo perchè è costosissimo, ma anche per l’idea in sé, perchè crediamo nel concetto di dignità del lavoro”. Anche la Boschi non fa mancare un riferimento al futuro di Birgi, invitando la Regione a fare il suo, nominando i vertici. Infine, una stoccata a sinistra: “Chi vota Liberi e Uguali porta al governo Salvini, non Grasso”.

MOVIMENTO 5 STELLE – C’è l’europarlamentare Ignazio Corrao al comitato elettorale di via Sibilla per sostenere i candidati pentastellati del territorio: Piera Aiello, Antonio Lombardo, Francesco Mollame e l’uscente Maurizio Santangelo. La sala è gremita, forse oltre le aspettative del meet up di Marsala, che negli ultimi mesi ha dovuto gestire le defezioni di alcuni attivisti storici. Corrao si sofferma sulla questione dei bonifici non effettuati da un gruppo di parlamentari, parlando di “violenza mediatica contro il Movimento 5 Stelle” e rivendicando il finanziamento al microcredito di cui hanno beneficiato 7000 imprese. “Noi – ribatte l’europarlamentare – vogliamo rimettere al centro della campagna elettorale il tema della qualità della vita”. Il riferimento è al reddito di cittadinanza, proposta su cui i pentastellati stanno da tempo incentrando la loro proposta politica. Duro l’attacco a Silvio Berlusconi: “In qualsiasi Paese sarebbe stato messo alla porta da anni, in Italia ce lo ritroviamo ancora come una persona rispettabile, dimenticando che ha fondato Forza Italia con Marcello Dell’Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa”. Corrao boccia anche l’azione politica del centrodestra negli anni di governo, così come quella del centrosinistra. L’appello finale è anche e soprattutto un messaggio agli indecisi: “Non è più il tempo di lamentarsi, è tempo di sostenere candidati slegati da quegli interessi personali che hanno rovinato questo Paese, aiutandoli ad essere portavoce degli interessi della società civile”.

Lombardo, Santangelo, Benanti, Corrao e Alagna

Particolarmente toccante l’intervento di Piera Aiello, che ha ricostruito alcuni tra i passaggi più delicati del suo percorso personale, iniziato il 30 luglio del 1991 (“l’ultimo giorno in cui ho dormito a casa mia, nel mio letto”). “Alla morte di mio marito – spiega la Aiello – ho pensato che nessun’altra donna avrebbe dovuto subire quello che ho subito io”. Prima il matrimonio con un uomo che non voleva per paura di ripercussioni contro la sua famiglia, poi le violenze coniugali ogni volta che provava a ribellarsi, infine il rifiuto del lutto dopo l’uccisione del coniuge e la decisione di diventare testimone di giustizia in seguito all’incontro con Paolo Borsellino. Sono seguiti 27 anni in cui Piera Aiello è stata coerente con la sua scelta, nonostante la difficoltà di accettare lo sradicamento dalla sua terra e il cambio di identità previsto dal programma di protezione. “Mi sono sentita deportata, come gli ebrei”, afferma la Aiello che poi spiega com’è maturata la scelta di candidarsi alle Politiche 2018: “Nel Movimento 5 Stelle ho incontrato gente fantastica che ha subito capito il mio problema. Adesso ho la grande opportunità di tornare in Sicilia, riprendere il mio nome e camminare mano nella mano con persone che mantengono le promesse”.

Vincenzo Figlioli

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