«Città a Misura d’Uomo» indice a Trapani le «Comunarie». Si tratta di una consultazione popolare simile alle «primarie», in cui chiunque creda nel programma sociale e amministrativo già presentato dal movimento lo scorso giugno, potrà offrire la propria disponibilità a candidarsi a consigliere comunale o anche a sindaco di Trapani, secondo regole condivise che saranno individuate successivamente.
«Il nostro movimento civico – spiega il presidente Gabriele Tripi – vuole aprirsi ancor di più a nuove adesioni, a donne e uomini che realmente credono in un futuro per questa Comunità, che comprendono che solo una coscienza sociale, e non l’individualismo, possono elevare la qualità della vita di tutti, anche di se stessi e dei propri cari più vicini. La scadenza per le auto-candidature, che dovranno essere inviate alla mail segreteria@amisuraduomo.org , è fissata per domenica 11 febbraio».
«Città a Misura d’Uomo – aggiunge il neuropsichiatra – , ha atteso inutilmente che qualcun altro proponesse un programma alternativo e non solo alchemiche alleanze di potere. Ma oramai i tempi stringono. A giugno, o forse già a maggio, la Città di Trapani tornerà a votare per scegliere un sindaco. È necessario, allora riflettere bene, stavolta, su chi scegliere. Per non cascare dalla padella nella brace. I cittadini stanno, forse, rimpiangendo d’aver dato fiducia lo scorso giugno a chi, coinvolto in vicende giudiziarie personali, l’ha poi abbandonata nelle mani d’un Commissario regionale. Le cattive sirene, infatti, si sono già mosse. Tutta una serie di uomini, in buona parte riciclati, si stanno proponendo come salvatori della patria. Tutti mimetizzati dietro false liste civiche perché consapevoli d’aver mal gestito la politica dentro i contenitori partitici tradizionali. Insomma nei futuri santini elettorali non vedremo più né i simboli berlusconiani, né quelli renziani o casiniani. Tutti questi riciclati della politica si presenteranno invitando a «scegli» Trapani, semprechè la si «ama» e la si voglia «sveglia», perchè essa così «riparte», ma con «coerenza», per avere il «progresso» di Trapani, o se preferite la «rinascita», in un clima di «cambiamenti», grazie a un po’ di «scirocco», magari. Dei simboli che abbiamo visto sull’ultima scheda elettorale – conclude il rappresentante civico –, troveremo forse solo quelli dei Cinque Stelle e di Città a Misura d’Uomo, sempreché i concittadini, partecipando a queste nostre «Comunarie», dimostrino la voglia di fare e di partecipare a cambiare il modo di gestire in questo territorio».