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Il bar non era nel centro storico, assolta ragazza marsalese

Era accusata di danneggiamento aggravato per aver dato calci e pugni ed aver distrutto la porta di ingresso di un bar del di Marsala, a seguito del rifiuto del proprietario della mescita dell’ulteriore bevanda alcolica richiesta.

Questo era emerso dalla dichiarazione del proprietario del bar che fu ascoltato quale testimone all’udienza del 20 novembre scorso e dagli accertamenti effettuati nell’immediatezza del fatto dalla Polizia di Stato.

Ieri eri con sentenza del Tribunale di Marsala nella persona della giudice Iole Moricca, l’imputata, Trapani Samantha è stata assolta perché il fatto non costituisce reato.

La Procura aveva contestato all’imputata l’aggravante dell’aver commesso il fatto su un edificio compreso nel perimetro del centro Storico.

Attraverso le testimonianze e la documentazione prodotta, la difesa dell’imputata sostenuta dall’avvocato Vito Cimiotta, ha dimostrato che il locale sito nel corso Calatafimi, non era interno al perimetro del centro storico di Marsala, facendo venire così meno l’aggravante contestata e chiedendo pertanto l’assoluzione della Trapani perché il fatto non costituisce reato.

“Visto che il danneggiamento semplice non aggravato, in mancanza di querela della parte offesa non può essere punito ci ha detto l’avvocato difensore – l’argomentazione da noi sostenuta è stata condivisa dal Tribunale che ha assolto l’imputata”.

Gaspare De Blasi

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