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Furti e vandalismi all’interno della Colombaia. La lettera-appello dell’Associazione

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Luigi Bruno,  presidente dell’associazione “Salviamo la Colombaia”, in merito allo stato di abbandono in cui versa lo storico monumento trapanese.

Nel Mediterraneo, la Colombaia rappresenta un forziere ricco di storia ed è per questo che molte associazioni , su sollecitazione dell’Associazione Salviamo la Colombaia, organizzano delle visite guidate per fare conoscere ai propri soci ed a cittadinanze varie la bellezza di questo monumento la cui storia risale a circa 2500 anni. Dopo le visite primaverili ed estive organizzate nel corso degli anni a livello locale, questa volta, l’Associazione Traiano Camper club di Avellino ha voluto, con la presenza di 100 dei suoi soci, entrare in contatto con questa rappresentante della storia trapanese, mercoledì 3 gennaio, cosa mai avvenuta nel periodo invernale. Come al solito è stato rilevato un entusiasmo ed una meraviglia per questo bene nonché la perplessità per la quale è stato abbandonato a se stesso.
Probabilmente questa notizia perderà il suo valore a fronte di quanto è stato scoperto nel corso della visita. Prima lamentavamo i tentativi di vandalismi di vario genere, ora è stato scoperto qualcosa cosa di molto grave come un furto per perpetrare il quale è stato sfondato un muro attraverso il quale il ladri sono entrati accanto alla cappella nel cortile più piccolo per poi recarsi ai piani alti e svellere i cavi elettrici. Se la mancata accensione, prima, veniva deputata al cattivo funzionamento dell’impianto eolico/voltaico e la mancata attenzione al relativo ripristino, ora sappiamo di ben certo che non vi sono più le carenze lamentate ma un dato di fatto inoppugnabile determinato dall’abbandono della struttura. Ma cosa bisogna fare? Lo scorso anno c’era stato l’impegno da parte dell’Assessorato regionale per i beni culturali di dare la Colombaia in gestione a privati con un bando di concorso, c’era anche stato l’impegno, nelle more, di darne l’affidamento ad associazioni locali, del che sono state effettuate diverse riunioni. Purtroppo con il cambio della “governance regionale” tutto si è fermato e tra vandali, ladri, intemperie ed incuria la Colombaia è destinata a divenire un accumulo di macerie. Ma noi in 16 anni non abbiamo combattuto per ottenere questo! Ma poi è questo quello che ci meritiamo?

Luigi Bruno
Presidente dell’Associazione “Salviamo la Colombaia”

redazione

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Tags: ColombaiaLuigi Bruno