“Ho voluto attendere che passassero le feste per commentare le disgustose prime parole da Presidente dell’ARS di Gianfranco Miccichè, esponente di spicco di Forza Italia, il partito fondato da Berlusconi e dal condannato per mafia Dell’Utri, suo “padrino” politico”. E’ dura la nota diffusa tramite Social, da Ignazio Corrao, eurodeputato del Movimento 5 Stelle.
Corrao continua fermamente contro il neo Presidente dell’Assemblea Siciliana: “Secondo voi cosa avrà annunciato lo stupefacente Miccichè una volta eletto Presidente dell’ARS grazie ai voti del PD? Ebbene, mentre la disoccupazione generale è al 40% (più del 60% quella giovanile), mentre più della metà della popolazione è sotto la soglia della povertà, mentre non si va più a votare, non si investe e si assiste ad una emigrazione sistematica, il leader regionale di Forza Italia Miccichè fissa come priorità per la Sicilia l’eliminazione del tetto dei 240.000€ annui (che sono 20.000€ al mese) ai burocrati perché secondo lui sono troppo pochi e facendo un paragone calcistico dice che i campioni vanno pagati bene e non possono prendere quanto un giocatore di Serie B. A parte che il calcio è un settore privato e i costi e compensi sono dettati dal mercato e quindi dal ritorno economico che generano. Quindi, anche se possiamo discutere sull’etica della cosa, ci sta perfettamente che uno come Messi prenda una barca di soldi perché genera una barca di introiti per la sua squadra e i suoi sponsor. La domanda che invece faccio a Gianfranco Miccichè è questa – continua l’esponente pentastellato: ma questi superburocrati per cui 20.000€ al mese sono troppo pochi che cosa hanno prodotto? Che ritorno economico hanno generato ai siciliani visto che li paghiamo noi con il costo altissimo delle nostre tasse Sembra il mondo dei paradossi, invece è la realtà. In una regione da cui si scappa e in cui il reddito medio (quando c’è) è di 15.000€ all’anno, il Presidente dell’Assemblea Regionale mette come priorità alzare il tetto dei 240.000€ per i burocrati. Che se non fossero mai esistiti probabilmente sarebbe stato anche meglio per tutti. Il pubblico dovrebbe avere le stesse regole e la stessa logica del privato, sopravvivere ed essere retribuito in base ai concreti risultati in termini di benessere della popolazione. Invece è pagato a peso d’oro per creare solo problemi ai cittadini, che pagano 2,3,4 o infinite volte il costo di un sistema insostenibile. Noi lo sapevamo che un governo di centrodestra – dice infine Ignazio Corrao -, composto dalla peggiore politica siciliana, sarebbe stato il colpo di grazia per la Sicilia e ce l’abbiamo messa tutta per evitare che si realizzasse. Mi vergogno davvero tanto di essere governato da questa gente, non perdo la rabbia, la voglia e la speranza, ma la tolleranza per chi avalla questo sistema sì”.