Giornata conclusiva a Firenze per la Leopolda, la kermesse politica ideata da Matteo Renzi, giunta all’ottava edizione. Tra gli interventi in programma anche quello della marsalese Anna Grassellino, i cui brillanti risultati nella ricerca scientifica al Fermilab di Chicago non sono sfuggiti all’attenzione della stampa italiana (sabato il settimanale “D” di Repubblica le ha dedicato la copertina) e del segretario nazionale del Pd, che recentemente le ha assegnato l’incarico di responsabile per gli italiani all’estero dei democratici.
Nel suo intervento, la Grassellino ha ripercorso i brevemente i vari passaggi che l’hanno portata dal Liceo Scientifico di Marsala prima all’Università di Pisa e poi negli Stati Uniti d’America, dove ha trovato professori e scienziati che l’hanno messa nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità senza remore nè pregiudizi di genere.
Alla base di tutto “coraggio, fiducia, conoscenza e sogno”, quattro fattori che l’hanno portata nel giro di pochi anni a guidare un’importante divisione del Fermilab e a ricevere un importante premio dal presidente Barack Obama. Proprio per questo, appare quanto mai importante il messaggio che Anna Grassellino lancia ai giovani, sottolineando il valore della conoscenza in opposizione al dilagare delle fake news: “Oggi più che mai abbiamo bisogno di una generazione di teste pensanti che non soccomba ai populismi e che voglia conoscere fino in fondo prima di formare la propria opinione”. E infine l’importanza dell’ultimo, ma non meno importante dei fattori sopra citati: “Nella scienza come nella vita dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo sognare di raggiungere obiettivi importanti”. Da qui l’appello finale al Paese da cui tutto è partito e a cui si sente ancora fortemente legata: “In Italia dobbiamo ripartire dai sogni, Dobbiamo sognare di essere i primi, di potercela fare. Perchè i grandi sogni, emozionano, uniscono e creano speranza”.