Riceviamo e pubblichiamo un’interessante lettera che Alessandro Riolo e Luca Sciacchitano hanno indirizzato al Commissario straordinario del Comune di Trapani Francesco Messineo, al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo e, per conoscenza, agli organi di stampa.
Con la presente lettera aperta si chiede se le amministrazioni dei Comuni di Trapani e di Marsala abbiano in corso delle azioni volte a comprendere le ragioni del perché lo Stato distribuisca al Comune di Trapani molto meno di quanto apparentemente suggerisca la normativa corrente e passata sulla addizionale comunale sui diritti di imbarco sulle aeromobili, e per quale motivo pare che nulla sia mai stato distribuito al Comune di Marsala.
In dettaglio, l’art. 2, comma 11 della legge 24 dicembre 2003 n. 350 ha istituito dal 1° gennaio 2004 l’addizionale comunale sui diritti di imbarco sulle aeromobili. La norma é stata piú volte modificata, generalmente per incrementare l’importo di tale addizionale, a volte, in tempi recenti, per bloccare in maniera temporanea alcuni incrementi.
Quello che non é stato modificato é il fatto che la norma ha sempre previsto una ripartizione, pur marginale, del gettito a favore dei comuni sede del sedime aeroportuale o con lo stesso confinanti. Nella fattispecie, i due comuni interessati per quanto riguarda l’aeroporto di Trapani Birgi sono appunto quelli di Trapani e di Marsala.
Il problema é che visionando i comunicati tramite i quali il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ha comunicato negli ultimi 13 anni gli importi corrisposti ai comuni destinatari (http://finanzalocale.interno.it/docum/comunicati/), tali importi sono generalmente molto inferiori a quelli che si potrebbe attendere chiunque analizzasse la lettera delle normi corrispondenti. Tra l’altro, inspiegabilmente, dalla lettura dei comunicati pare che il ministero abbia dimenticato di ripartire il gettito spettante al comune di Marsala per 13 anni di seguito.
A titolo di esempio, nel 2014 all’aeroporto di Trapani Birgi secondo una comprensione letterale della norma sarebbero dovuti toccare oltre 186 mila Euro. Ipotizzando che il sedime di Birgi sia ripartito al 75% nel territorio di Trapani e al 25% nel territorio di Marsala, sarebbero dovuti arrivare circa 140 mila Euro a Trapani e circa 46 mila a Marsala. In realtà pare siano arrivati soltanto 44 mila Euro al solo comune di Trapani, e niente a Marsala. La differenza é di 96 mila Euro mancanti per Trapani e 44 mila Euro mancanti per Marsala, questo per un solo anno su 13.
Questa storia va avanti dal 2005, e venne segnalata, principalmente per quanto riguarda il caso di Marsala, con un articolo del 2013, ma ad oggi non risulta almeno pubblicamente che né il comune di Trapani né quello di Marsala pare abbiano fatto alcun passo per cercare di capire perché lo stato non mandi quanto dovrebbe spettare ai due comuni.
Facciamo notare che il problema é stato osservato e sollevato negli anni da più parti. L’ANCI ha preparato un documento intitolato “ANCI – Richiesta di intervento sull’Addizionale comunale sui diritti d’imbarco passeggeri”, presentato alla conferenza stato-città del 14 aprile 2016, in cui viene evidenziato lo stesso identico problema, ovviamente non soltanto per Trapani e Marsala ma anche per tutti gli altri comuni sedi di sedime aeroportuale.
Il documento dell’ANCI é ricco di riferimento normativi e presenta dei calcoli che sostanzialmente confermano in pieno l’esempio portato precedentemente.
Cordiali saluti,
Alessandro Riolo e Luca Sciacchitano